
Hezbollah: Ci saranno altre migliaia di combattenti come Soleimani e Al-Muhandis per vendicarne la morte
Il sangue versato degli eroi dell’antiterrorismo, il generale Soleimani e il subcomandante Al-Muhandis, ispirerà migliaia di combattenti della Resistenza.
Lo ha detto il segretario generale del Movimento di resistenza islamica dell’Iraq (Kataeb Hezbollah), Abu Hussein al-Hamidawi, in un comunicato diffuso questa domenica in occasione del primo anniversario dell’assassinio del comandante della Forza Quds del Corpo dei Guardiani del Rivoluzione islamica (IRGC) dell’Iran, il tenente generale Qasem Soleimani e Abu Mahdi al-Muhandis, il vice comandante delle forze del popolo iracheno, in un attacco statunitense a Baghdad.
Nella nota l’alto militare ha ribadito l’impegno dei suoi combattenti a seguire la via dei martiri. “Diventeremo migliaia di Soleimani e Al-Muhandis poiché la vittoria sarà per i devoti”, ha sottolineato.
Al-Hamidawi ha avvertito che i gruppi della Resistenza non rinunceranno mai alle armi e continueranno a combattere per difendere il loro Paese, la loro dignità e la loro nazione.
Nella sua dichiarazione, Kataeb Hezbollah ha invitato gli iracheni a partecipare questa domenica alla grande manifestazione indetta dalle Unità di mobilitazione popolare irachena (Al-Hashad Al-Shabi, in arabo) in piazza Tahrir a Baghdad per rendere omaggio al comandanti martiri. Questa concentrazione mostra l’impegno della Resistenza a vendicarsi degli autori di questo crimine.

Gli iracheni si sono riuniti a Baghdad sabato sera e hanno acceso candele in omaggio agli eroi dell’antiterrorismo. La folla con i ritratti di Soleimani e Al-Muhandis ha cantato slogan contro gli Stati Uniti e ha chiesto vendetta contro gli autori del crimine.
Come da richiesta popolare, il parlamento iracheno ha risposto nel gennaio 2020 all’attacco terroristico, considerandolo una flagrante violazione della sovranità nazionale e approvando una risoluzione che chiedeva l’espulsione delle truppe statunitensi dal Paese arabo.
Da parte loro, la Resistenza irachena e personalità politiche, che lodano il ruolo cruciale svolto dal generale Soleimani nella lotta al terrorismo nel loro paese, insistono sul ritiro delle forze statunitensi dal suolo iracheno.

Nota: Il comando USA non potrà ignorare a lungo questa richiesta anche perchè la permanenza delle forze USA nel paese è esposta a molti rischi, come testimoniano i frequenti attacchi ai convogli americani che si sono verificati in questi giorni.
Il cambio della guardia alla Casa Bianca segnerà il periodo della fine della tregua in Iraq e in tutta la regione. Se gli USA non decideranno il ritiro delle truppe occupanti, inizieranno sicuramente gli attacchi contro le forze USA nel paese.
Fonte: Hispan Tv
Traduzione: Luciano Lago
Teoclimeno
“inizieranno sicuramente gli attacchi contro le forze USA nel paese”: vorrei che fosse nel nostro Paese.
giorgio
Sottoscrivo il suo auspicio al risveglio dei nostri simili ….. se non in nome dell’anti liberismo e dell’anti anglo sionismo, almeno in nome del semplice e primordiale istinto di sopravvivenza …. che dovrebbe alla fine riemergere anche nel più ostinatamente credulone e ottuso dei nostri consimili …..
Kaius
Prima schiantano gli usa e meglio è per l umanità….