Guerra in Siria: Grande offensiva russo siriana
Notizie dai fronti di Guerra in Siria ed in Iraq
Le forze aeree russe hanno realizzato 81 missioni di attacco in Siria nelle ultime 48 ore, dirette contro 260 obiettivi dei terroristi nelle zone di Aleppo, Damasco, Deir Ezzor, Idleb, Lattakia, Raqqa, Homs y Hama. Secondo i rapporti informativi, gli aerei da combattimento russi hanno distrutto 52 centri di comando, 12 magazzini di munizioni, uno stabilimento per la riparazione di automezzi militari, una officina per la preparazione di artefatti esplosivi, 4 campi di addestramento, 26 posizioni fortificate e 153 postazioni di terroristi.
Da circa due settimane l’Esercito arabo siriano (SAA), in coordianmento con le Forze di difesa Nazionale (FDN) e con l’Esercito di Liberazione della Palestina (PLA), ha iniziato le sue operazioni militari per recuperare il territorio e riaprire la strada Damasco- Homs che era controllata dai miliziani del gruppo “Al-Islam”. Il Mercoledì, la SAA, assieme con la FDN ed i PLA hanno riconquistato le cave di Harasta, il deposito di carburante e le zone alte di Harasta dopo un intenso scambio di artiglieria contro le posizioni di Al-Islam, fino a che i miliziani sono stati costretti a ritirarsi verso il Douma orientale.
Come risultato, la SAA si trova ora in posizione strategica per liberare l’autostrada vicino all’accampamento di Wafadeen che si trova nel perimetro norest di Douma. Questa zona si trova sotto il controllo della SAA, tuttavia al sud della menzionata strada inizia il controllo del gruppo di Al-Islam. Contro l’ISIS si sta sta procedendo per liberare la zona da questi gruppi ed avanzare verso la zona ovest di Maheen, nella provincia di Homs verso le montagne di Qalamoun, dove le forze siriane devono intensificare le loro offensive con il fine di attaccare il gruppo terrorista da due lati diversi.
Il Giovedì, l’ISIS aveva provato a lanciare un’ altro attacco contro le posizioni della SAA alle porte della zona dell’aereoporto militare di Deir Ezzor, tuttavia i terroristi hanno dovuto ritirarsi verso la parte occidentale del fiume Eufrate con il fine di sfuggire all’artiglieria della SAA ed alla forza aerea russa.
Nel frattempo le forze irachene hanno ucciso un alto comandabnte dell’ISIS e 4 dei suoi collaboratori nella provincia di Ambar. Si tratta dell’emiro del gruppo terrorista dell’ISIS, Abul Talha al-Lubnani e quattro dei suoi collaboratori rimasti uccisi sul terreno nel corso delle battaglie di al-Jarayeshinlla zona nord di Anbar, lo scorso Mercoledì. Le forze irachene hanno anche recuperato il controllo del ponte di al – Jarayeshi, da cui passava la via di rifornimento dell’ISIS. Si sono così ridotte quasi tutte le vie di rifornimento dell’ISIS nella provincia di Anbar. Le forze irachene stanno avanzando verso la zona centrale per liberare tutta la provincia. Sono stati distrutti dall’aviazione irachena diversi veicoli militari dell’ISIS che trasportavano esplosivi nella zona di Abbas Sharif, nellla Samarra occidentale.
Nella regione sud della Siria, una fonte militare siriana ha annunciato l’eliminazione del terrorista Zuhair Hussein al-Zoubi, uno dei capi del gruppo terrorista di Al-Nusra, nel corso di una operazione attuata nel distretto di Deraa al -Balad. In un’altra operazione, avvenuta in parallelo, sono stati eliminati i componenti della banda terrorista nella località di Atman, nela zona nord.
Altre operazioni sono state effettuate nella zona di Idlib e di Hama. In particolare nella zona di Khan Sheikhoun e nella località di al-Tamaanah, a sud di Idlib, le forze siriane hanno distrutto armi e veicoli ed eliminato numerosi terroristi del gruppo del denominato “Ejército de Fateh”.
Nella zona centrale della Sira, ad Homs, l’aviazione militare russo-siriana ha distrutto installazioni e concentrazioni dei terroristi dell”ISIS ad al-Sawana al-Sharkiya, al sud di Palmira, ad est di Yeb al-Yarah, nel paese di Howarin, e alla periferia della località di Mahin, nella zona este e sudest della provincia di Homs. Secondo le informazioni militari, una unità dell’Esercito siriano ha annientato una formazione dei terroristi sulla montagna di al-Hiyal, dei quali circa 40 elementi sono rimasti sul terreno.
Dall’Arabia Saudita frattanto giunge notizia che le autorità saudite, di fronte alla rotta dei miliziani dei gruppi terrroristi da loro sostenuti, stanno cercando di intensificare la fornitura di armi ed equipaggiamenti per cercare di contrastare l’offensiva russo-siriana che ha creato forti vuoti nelle file dei terroristi. Le autorità di Riyad non si sono rassegnate al fallimento del loro piano di rovesciamento del governo di Al-Assad e dello smembramento della Siria e di conseguenza stanno cercando in ogni modo di far arrivare nuovi rifornimenti ai gruppi terroristi che operano in Siria. Tuttavia non è più così facile come era in precedenza, far arrivare questi rifornimenti, visto il livello dell’ offensiva aerea russa e siriana che ha di fatto interrotto la via principale dove passavano questi rifornimenti e tiene sotto controllo anche tutti i percorsi attraverso i quali venivano inviate le armi e gli equipaggiamenti ai terroristi.
Ultime Notizie
Dalle ultime informazioni pervenute, risulta che i russi avrebbero completato un massiccio dispiegamento di artiglieria pesante ed elicotteri d’assalto a sostegno delle forze dell’Esercito siriano.
Questo schieramento di artiglieria sarebbe in corso intorno Hamah e Homs, quindi in profondità nel territorio siriano.
Artiglieria pesante ed elicotteri d’assalto a sostegno delle forze filo-governative. I russi, secondo le ultimi immagini satellitari, avrebbero completato un massiccio dispiegamento di artiglieria pesante per massimizzare la quantità di fuoco a sostegno delle truppe di Assad.
Tra i sistemi di artiglieria identificati, 12 obici D-30 da 122 mm, oltre a batterie lancia missili multiple, provenienti dalla base aerea di Humaymin, nella provincia di Latakia. Tutti gli elicotteri d’attacco sarebbero stati schierati a Hamah, Al-Shayrat, e Tiyas.
Questa mossa potrebbe costituire, secondo gli esperti militari, il preludio ad un nuova offensiva terrestre condotta dalle forze dell’esercito Siriano a cui sarebbero affiancati numerosi consiglieri militari e specialisti russi.
Evidente il piano russo, dettato dal Presidente Putin, di voler annientare l’ISIS e gli altri gruppi terroristi entro la fine dell’anno.
Fonti: Sana Agency Veterans Today
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
L’ISIS è potenziale parte integrante dell’intero Islam sunnita, OVUNQUE nel mondo arabo. Non esistono sunniti “moderati”, ideologicamente parlando. Perciò, sbarazzati eventualmente dall’ISIS tanto la Siria come l’Iraq, temo probabile la sua sporogenesi altrove, come ci ha insegnato già la Libia, come ora ci sta insegnando lo Yemen. E i russi, potranno arrivare dappertutto? Certo loro la domanda se la son fatta, ma forse a loro, per la loro attuale geostrategia, basta tener aperto il corridoio siriano. La soluzione radicale sarebbe la cancellazione di quel regime osceno che occupa l’Arabia Saudita. Ma tale regime osceno è il miglior alleato dell’oscenità imperialista amerikana, in blocco, s’intende, con l’oscenità sionista. Toccarlo significherebbe scatenare la guerra planetaria.
I criminali vanno combattuti con le loro stesse armi e visto che i due principali “paesi carogna” che sostengono l’Isis sono l’Arabia Saudita ed il Quatar, andrebbero entrambi destabilizzati dall’interno, discorso che vale anche per la Turchia armando a volontà sia i Curdi che il Pkk. In tal modo Usa ed Israello verrebbero privati dei pilastri su cui poggiano le loro strategie di destabilizzazione del Medio Oriente e non solo.