Gli USA legalizzano un nuovo tipo di guerra illegale
di David Swanson
(liberamente tradotto da Luciano Lago)
Fonte: Hispantv
http://www.hispantv.com/detail/2013/11/01/246777/eeuu-legalizando-nuevo-tipo-guerra-ilegal
Esiste un lato oscuro nell’ondata di informazioni e testimonianze relative ai droni, per come siano utilizzati ed in quali modi.
Quando leggiamo che “Amnesty International” e “Human Rights” si oppongono agli attacchi con i droni perché questi violano il diritto internazionale, alcuni di noi propendono per interpretare questa come una dichiarazione che, di fatto, gli attacchi con apparecchi non pilotati, violano il diritto internazionale.
Al contrario, quello che vorrebbero sostenere questi gruppi di organizzazioni per i diritti umani, è che alcuni attacchi violano la legge internazionale ed altri no e che loro (le organizzazioni) si vogliono opporre a quelli illegali.
Quale è la verità? Perfino i migliori ricercatori non possono parlare di questo argomento.
“Human Rights” ha analizzato 6 casi di assassinio per mezzo degli apparecchi senza pilota nello Yemen ed è arrivata alla conclusione che due erano illegali e che gli altri quattro potrebbero esserlo. L’organizzazione vorrebbe che il presidente Obama ,quale che sia la legge (visto che nessuno lo può fare), si adegui a quella (qualunque si determini) e che si indennizzino i civili (se qualcuno può essere d’accordo su quali siano i civili e se si possono realmente indennizzare le persone per l’assassinio dei propri cari). “Human Rights” vuole che il governo degli USA apra una inchiesta su se stesso. In ogni modo non compare il concetto di perseguire i delitti di questo tipo.
“Amnesty International” ha esaminato nove casi di attacchi mediante i droni in Pakistan e non può affermare se alcuni di questi attacchi erano o non erano illegali. Amnesty pretende che che il governo degli USA apra una inchiesta su se stesso, renda pubblici i fatti, risarcisca le vittime, spieghi quale sia la legge, chi si debba intendere per “un civile”e, – sorprendentemente- raccomanda che “Quando ci siano sufficienti prove ammissibili, bisogna portare i responsabili davanti alla giustizia in processi pubblici equi, senza prevedere la pena di morte”.
Tuttavia questo va ad essere un osso molto duro da rodere, visto che si chiede agli stessi responsabili dei crimini di definire quello che è legale e quello che non lo è. Amnesty propone una revisione giudiziale degli attacchi aerei ma una autorizzazione di un tribunale della FISA per gli omicidi fatti con apparecchi senza pilota, non li andrà a ridurre di numero, mentre una magistratura indipendente costituita per approvare certi attacchi con i droni e non altri, senza alcun dubbio, approverebbe alcuni di questi, mentre che inevitabilmente lascerebbe il mondo più confuso sul perché giustificare alcuni di questi.
I rapporti delle Nazioni Unite riflettono alcuni punti utili: “i droni americani hanno ucciso centinaia di civili, i droni fanno della guerra la norma piuttosto che l’eccezione”, gli attacchi mirati sono attacchi illegali, quelli a due posizioni (puntano contro i soccorritori vittime di un primo attacco) sono uccisioni illegali, “assassinare invece di catturare è illegale”; “imminente” (come termine per definire una minaccia percepita) non può essere legalmente ridefinito con il significato di “difficilmente immaginabile”, e –con maggior peso – “gli aerei senza pilota minacciano il diritto fondamentale alla vita”.
Tuttavia, i rapporti delle Nazioni Unite sono talmente asserviti agli avvocati di gruppi di pensiero occidentali da accettare che alcuni decessi avvenuti per i droni siano conformi al diritto e da determinare quali casi siano così complessi che nessuno sarà in grado di dire – se la decisione sarà politica, piuttosto che empirica.
L’ONU vuole trasparenza, e penso che è più forte la domanda per chiedere le presunte note legali che Obama ha nascosto in un cassetto e che presumibilmente avranno l’effetto di rendere gli omicidi fatti con i droni come legali.
Non c’è bisogno di vedere la contorsione legalistica. Ricordate il discorso di Obama a maggio, in cui si affermava che soltanto quattro delle vittime erano americani, e uno di loro aveva inventato alcuni criteri da considerare, nonostante tutte le evidenze disponibili indicano che non ha soddisfatto neanche questi, anche in quel caso, e ha promesso di applicare gli stessi criteri per gli stranieri in futuro, a volte in alcuni paesi in dipendenza (dagli USA). Ci ricordiamo gli applausi dei liberali per questo? In qualche modo, le nostre richieste al presidente Bush mai furono perché in considerazione dovesse fare un discorso.
La magistratura fornisce il suo consenso in generale al fatto che la morte di persone a mezzo dei droni avvenga, se non c’è l’evenienza che i soggetti potrebbero essere catturati, l’azione non si considera “sproporzionata”, o anche troppo “collaterale”, o anche “indiscriminata”, ecc, – il calcolo è così vago che nessuno può farlo.
Non ci siamo sbagliati nel proclamare la parte buona di questi rapporti, ma rimane chiaro che le Nazioni Unite, un’istituzione creata per eliminare la guerra, stanno dando il via libera a un nuovo tipo di guerra, sempre e quando sia fatta correttamente, e le stesse N.U.stanno dando la loro approvazione sugli stessi rapporti nei quali si dice che i droni minacciano di fare di questo utilizzo la norma e della pace l’eccezione.
Odio essere un guastafeste, ma tutto questo risulta impressionante. I Droni fanno della guerra la norma, non l’eccezione, e le uccisioni a mezzo dei droni sono da considerarsi legali in base a vari criteri indecifrabili. E la pena prevista per quelli che sono illegali sarà nulla, almeno fino a quando i paesi africani comincino a farsi sentire, sarà quello il momento in cui la Corte penale internazionale modificherà il suo sistema di valutazione.
Che cos’è che fa considerare i droni armati più umani che non le mine terrestri, i gas asfissianti, le bombe a grappolo, le armi biologiche, le armi nucleari e altre armi che vale la pena di vietare? Forse che i missili guidati sono più esigenti di bombe a grappolo (voglio dire, in pratica, documentata, non in teoria)? Sono discriminati abbastanza, anche più di altre cose? Si ritiene che la facilità di utilizzo contro chiunque in qualsiasi luogo permette che ne sia possibile la “proporzionalità” e la “necessità”?
Se alcuni massacri con i droni sono legali e altri no, i migliori investigatori non possono sempre dire quale sia lecito e quale no, continueranno questi omicidi? Il relatore speciale dell’ONU ha detto che i droni minacciano di fare della guerra uno standard. Perché correre questo rischio? Perché non vietare gli apparecchi senza pilota armati?
Per coloro che si rifiutano di accettare che il Patto Briand Kellogg vieta la guerra, a coloro che si rifiutano di accettare che il diritto internazionale proibisce l’omicidio, non c’è stata una scelta in questo caso tra porre il divieto dei droni armati o vederli proliferare ed assassinare ? Più di 99 000 persone hanno firmato una petizione per vietare droni armati. Forse saremmo in grado di ottenerne più di 100 000 … o 200 000 firme.
Ho sempre trovato strano che in una guerra civilizzata e secondo la convenzione di Ginevra, l’unico crimine che si arriva a legalizzare è l’omicidio. Non la tortura, l’aggressione, lo la stupro, rapina, la marijuana o la truffa in materia di tasse, o il parcheggio in un posto per disabili – solamente l’ omicidio. Ma per favore qualcuno mi potrebbe spiegare perché il terrorismo omicida non è così malvagio come gli attentati suicidi (i kamikaze)?
Non è del tutto vero che la sofferenza sia tutta da una parte, comunque. Proprio come impariamo la geografia attraverso guerre, così apprendiamo l’ubicazione delle nostre basi di apparecchi senza pilota attraverso gli avvenimenti in Afghanistan e di recente in Yemen.
I droni fanno tutto meno che garantire la sicurezza. Come Malala (la bambina pakistana) ha da poco detto alla famiglia Obama, gli assassini con i droni alimentano il terrorismo. I droni uccidono anche con il fuoco amico. I droni, con o senza armi,si schiantano.. Molto di più. I droni rendono l’aumento della violenza più facile, riservato e concentrato. L’invio di missili alla Siria ha creato una domanda popolare, abbiamo sopraffatto il Congresso,che aveva negato il consenso. Tuttavia, i missili vengono inviati ad altri paesi per tutto il tempo, per mezzo degli aerei senza pilota e nessuno ne chiede mai conto.