Gli strateghi neocon USA sospingono verso una guerra globale

di Luciano Lago
Il conflitto in Ucraina dove gli Stati Uniti sono coinvolti sempre più direttamente contro la Russia, forniscono le armi, gli istruttori, decidono gli obiettivi, dirigono le operazioni contro offensive e assicurano l’itelligence e la logistica alle forze ucraine, ma questo non basta più.
Gli strateghi neocon puntano all’obiettivo grosso: la Cina.
Tale strategia si ricava da vari indizi, l’ultimo dei quali è il provocativo viaggio che la presidente dellla Camera USA, Nancy Pelosi, ha intrapreso a Taiwan, nonostante gli avvertimenti di Pechino.
Si aspetta in queste ore la reazione della Cina che considera questo viaggio un affronto alla concezione dell'”unica Cina”, perno fondamentale della politica di Pechino.
Si potrebbe ipotizzare un conflitto aperto fra gli USA e la Cina qualora Pechino decida di invadere Taiwan, in modo analogo a quanto accaduto in Ucraina.
In realtà quella della Russia in Ucraina è una guerra interna all’Europa, sebbene istigata dagli anglo USA, dove la Cina in nulla ha contribuito.
Un conflitto USA-Cina sarebbe invece un conflitto di civiltà con tutto quello che questo implica. Tuttavia i falchi della Casa Bianca ne fanno uno scontro ideologico e sostengono che la Cina potrebbe presto scegliere di adottare le stesse decisioni di Putin e muovere all’invasione di Taiwan. Per questo i neocon di Washigton incitano l’amministrazione Biden ad anticipare le mosse di Pechino e provocare la Cina nel suo spazio di interesse, Taiwan ed il Mar Cinese meridionale.
D’altra parte il conflitto in Ucraina, con l’inarrestabile avanzata russa nell’Est e nel sud del paese, sta creando una grave frustrazione nella elite di potere USA, visto che questi, nonostante le massicce forniture di armi all’esercito ucraino, non riescono a fermare l’avanzata russa.
L’Amministrazione Biden ha necessità di una vittoria, quale che sia, per salvare la faccia, anche a rischio di provocare uno scontro diretto con la Russia.
Tale situazione di urgenza sospinge i guerrafondai di Washigtom a muoversi in varie direzioni: 1) prendere direttamente il comando delle operazioni in Ucraina, inviando nel contempo armi a lunga gittata e personale della NATO, polacchi e britannici; 2) puntare su altri teatri di scontro con la Russia, come ad esempio la Serbia, dove i servizi USA stanno istigando il Kosovo (appoggiato dalla NATO) a muovere contro la minoranza serba; 3) provocazioni contro la Cina su Taiwan per dimostrare che l’Impero USA ha il controllo degli oceani, incluso l’Indo Pacifico.
Tutto questo dimostra che una convivenza con la superpotenza egemone non è possibile, visto che questa aspira a mantenere il dominio su tutto il mondo, costi quello che costi.

Tuttavia il calcolo fatto dagli strateghi si sta dimostrando sbagliato, visto che la grande parte dei paesi del sud del mondo, come quelli in via di sviluppo, stanno voltando le spalle alle pretese ed ai ricatti di Washington di aderire alla campagna di sanzioni contro la Russia. Al contrario si incrementa la cooperazione con la Russia e l’interscambio di petrolio e di molti altri prodotti, dimostrando il fallimento delle sanzioni . Crescono le adesioni verso organismi come i BRICS, l’SCO (Accordo di Shangai), quest’ultimo che raggruppa qualche cosa come il 43% circa della popolazione mondiale.
Rimangono i paesi europei, fedeli vassalli degli USA e portatori d’acqua della NATO e degli interessi degli Stati Uniti, che si sono ficcati in una crisi causata dalle decisioni avventate e sconsiderate prese dai politici fantocci che seguono le direttive del grande padrone d’oltre oceano senza discutere. Il servilismo degli europei non è una novità ma una vecchia abitudine che sta rendendo l’Europa ininfluente e priva di una propria politica estera.
L’Europa si crede ancora il centro del mondo ma non lo è più e sempre meno lo sarà nel nuovo assetto multipolare che si determinnarà a seguito dell’attuale conflitto.
Il mondo è cambiato, nuove potenze emergono, si stanno creando nuovi poli di attrazione e lo sviluppo dei prossimi decenni si muove verso l’Asia, con l’enorme potenziale di paesi come la Cina, l’India, l’Indonesia e molti altri. Gli europei non se ne sono accorti ed aspettano acora lo “Zio Sam” che gli porti il gas dall’Atlantico e il mais, il grano e i fertilizzanti che dalla Russia non potranno ricevere più.
Avranno una amara sorpresa quando si sveglieranno dal loro letargo.
I popoli europei è bene che si sveglino e diano il benservito ai loro politici “eurocentrici” che sono ancora convinti che l’occidente sia alla guida del mondo quando l’asse è ormai inesorabilmente girato verso est
Hanno dichiarato guerra al mondo intero nell’ambito del progetto Great Reset, il loro comportamento va letto solo in questa ottica, devono portare al fallimento più Stati possibile e diffondere globalmente fame, guerre e malattie, a me sembra tutto chiaro
Chi ha orecchie per intendere . . capisce, altrimenti rimane sordo !
Quel ch’è lecito capire è che gli STATES cercano di mettere in subbuglio parecchi Paesi in provocazioni cui risponderebbero ” Loro gli Yankee ” con guerre a distanza per la paura di un’altro fallimento dopo Vietnam , e Afghanistan con tante bare di militari aviotrasportati, con la consapevolezza di dimissioni del Comandante scoreggione in capo.
Chi ha orecchie per intendere . . capisce, altrimenti rimane sordo !
Quel ch’è lecito capire è che gli STATES cercano di mettere in subbuglio parecchi Paesi in provocazioni cui risponderebbero ” come Yankee ” con guerre a distanza per la paura di un’altro fallimento dopo Vietnam ed Afghanistan tornando ” Oltre Oceano con le Pive nel sacco ” con tante bare di militari aviotrasportati, con la consapevolezza di dimissioni del Comandante scoreggione in capo.
Così,come l’attuale guerra portata avanti a distanza ( per Procura ) in Ucraina e quella che è in preparazione con la Cina, facendo intervenire Giappone, Australia Gran Bretagna con il responsabile che gestisce tutto tramite satelliti dalla Casa Bianca, davanti al caminetto !
L’Europa purtroppo uscirà danneggiata, impoverita dalla vicenda ucraina e dovremo chiamare ad una resa dei conti i dirigenti europei asserviti agli americani, che fanno politica con le provocazioni e il terrorismo
‘E evidente che il centro del mondo si sta spostando a oriente e verso oriente dovrebbe andare l’Italia
Abbiamo netta impressione che americani più sono coinvolti direttamente in questa guerra… più comprendano loro crescente incapacità cresciuta negli anni di condurre guerre… se non in condizioni di assoluta sproporzione di forze in campo…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Gli strateghi americani non faranno niente.
Perché la ricca dorata e viziosa società USA ne uscirebbe distrutta. E non possono permetterselo. Cioè la famosa deterrenza USA non esiste. Fanno i gradassi coi piccoli Serbia Iraq e simili, ma coi grossi se ha fanno sotto.
Gli strateghi americani non faranno niente.
Perché la ricca dorata e viziosa società USA ne uscirebbe distrutta. E non possono permetterselo. Cioè la famosa deterrenza USA non esiste. Fanno i gradassi coi piccoli Serbia Iraq e simili, ma coi grossi se ha fanno sotto.
Puoi ingannare tutti per qualche tempo, qualcuno per sempre, ma mai tutti per sempre… A.Lincon
Il pianeta non è stato creato per essere dominato da un unico paese, adesso qualcuno se ne sta accorgendo e sta facendo di tutto per restare in cima, comportandosi come sempre in modo iniquo….
La ruota gira, ieri noi, oggi voi e domani loro….