Gli atlantisti calati come avvoltoi a sfruttare l’omicidio Cook
Gli atlantisti sono calati come avvoltoi a sfruttare l’omicidio Cook in chiave anti Brexit
di Luciano Lago
Dopo una serie di sondaggi che davano in forte ascesa il movimento pro Brexit ne Regno Unito, con l’omicidio della esponente laburista Helen Joanne Cox, si è’ verificato come un fatto “provvidenziale” per i media filo atlantisti che si sono buttati come avvoltoi a sfruttarne l’eco mediatico per spaventare ed influenzare l’opinione pubblica anti UE.
Le prime informazioni diffuse ad arte hanno mirato a far credere che, dietro l’omicidio, ci potesse essere il movimento pro Brexit, quello che sostiene l’uscita della G.B. dalla dalla UE.. Il membro del Parlamento dal partito laburista, Joanne Cox, la donna che il giovedì è stata attaccata nel nord dell’Inghilterra da uno squilibrato ed è morta per le ferite riportate, un brutale omicidio che ha destato molta impressione. Lei era una sostenitrice del fronte atlantista che vuole che la Gran Bretagna rimanga nell’UE ed esponente del partito Labourista.
L’autore dell’omicidio è un tal Thomas Mair, di 52 anni. Questi era un elemento già noto alle forze di polizia in quanto era già stato arrestato in precedenza. La sua famiglia ha riferito che l’uomo era affetto da un disturbo mentale ed è stato sotto osservazione dai medici. Il Mair ha vissuto in una piccola casa nel villaggio Berstoll vicino alla città di Leeds e dalle informazioni non traspariva la sua posizione politica aggressiva.
La parola d’ordine: utilizzare il caso per la manipolazione
La campagna dei media è partita puntuale e cinica, come sempre, ed ha immediatamente provveduto a montare il caso. Le fonti informative hanno puntato in primo luogo a creare il collegamento tra Mair e le organizzazioni di estrema destra, così è stata trovata una sua firma sulla rivista sudafricana S.A. Patriot. Di questa rivista su internet ci sono informazioni secondo le quali la redazione di questa rivista si oppone alla “società multiculturale” e “la diffusione aggressiva dell’Islam”.
La comunità neoliberista, pro Bruxelles, considera questo fatto come sufficiente per associare il crimine con il movimento del Brexit. In aggiunta si è’ messa in bocca all’assassino una frase (“Britain First”) che lui non ha di sicuro pronunciato e, nel campo delle informazioni non controllabili, è già iniziata la manipolazione dell’avvenimento per creare il caso dell’estremista ove tutto indica il coinvolgimento della Brexit nelle azioni del Mair.
Alla fine uno squilibrato, criminale con manie ossessive, viene fatto passare come pericoloso esponente di una organizzazione di estrema destra, nazionalista, populista e neonazista. Aspettiamo ancora un pò di tempo e gli troveranno a casa, da qualche parte anche frasi anti semite, cosi’ il quadro sarà’ completo.
Il caso, opportunamente montato dai media, servirà ad accentuare l’effetto “salto nel buio” rispetto al possibile pronunciamento pro Brexit nel referendum: “quindi è questo tipo di gente quella che vuole distaccarsi da Bruxelles? “Estremisti di destra”, estremisti armati, gente che odia l’immigrazione perchè odia il prossimo ed ha il mito della violenza e della razza “? Questo il pensiero sottilmente indotto nel pubblico che legge i giornali e vede le TV.
Come di consueto in queste circostanze, viene diffusa nel pubblico la psicosi e la paura di fare il salto verso l’ignoto, staccandosi dall’Unione Europea e vengono passate in secondo piano tutte le altre serie argomentazioni, portate nel dibattito in corso, come ad esempio quella dell’ex ministro della Giustizia britannico, Michel Goove. Lo stesso Gove ha sostenuto (in una intervista al Times) che la UE è una struttura opaca e non democratica dove sono le Istituzioni eruopee a controllare il popolo e non il contrario e sono 28 commissari a gestire le decisioni della UE, personaggi mai eletti dal popolo, quelli che hanno il potere di fatto al di sopra dei Parlamenti e dei popoli. Vedi: “…Questa cosa chiamata UE chiaramente non è una democrazia”
Non è possibile sapere se l’omicidio Cox a stato un caso o una azione predisposta ma in entrambe le ipotesi è evidente che il meccanismo di manipolazione mediatica risulta un esempio da manuale di quel tipo di condizionamento e di psicologia di massa che il poderoso apparato dei media, in schiacciante maggioranza orientato dai grandi gruppi finanziari, riesce ad utilizzare per i suoi fini.
Come sempre accade in queste circostanze, la vera vittima è la verità, quella nuda e cruda, sepolta dai media.
Conoscere certe dinamiche del potere ti rende preveggente, come scrivi:
“Aspettiamo ancora un pò di tempo e gli troveranno a casa, da qualche parte anche frasi anti semite, cosi’ il quadro sarà’ completo”.
Puntualmente, il presunto assassino T. Mair, era “seguace” della National Alliance, organizzazione neonazzista americana,
i giornali scrivono: “Il suo fondatore, William Pierce, aveva pubblicato diversi romanzi su argomenti razzisti e ANTISEMITI”.
E il cerchio si chiude.