Gli americani lasciano l’Europa. Russia, vai avanti!

di Stanislav Stremidlovsky

Oggi, quando gli americani lasciano l’Europa, arriva il momento della verità per la Russia. Prima di tutto, nello spazio post-sovietico. Qui dobbiamo mettere le cose in ordine. La politica estera di Mosca deve essere rivista e riconsiderata. I vicini della Russia non possono essere ostili e creare problemi per noi.
Gli americani lasciano l’Europa. I polacchi furono i primi a capirlo. I polacchi hanno dimostrato la loro comprensione per il fatto che le forniture mediche dalla Cina venivano portate sul più grande aereo, quello ex sovietico, a Varsavia. Un gesto simbolico, ma caratteristico.

Essendo persone estremamente sensibili, non è un caso che i polacchi oggi parlino della crisi dell’Unione europea, andando nella loro analisi al punto da introdurre nello spazio operativo le tesi sul possibile crollo del loro stato e sulla sua successiva divisione da parte di russi e tedeschi. Questo era tutto il precedente lavoro di Varsavia. Quando la Polonia, nonostante tutto, cercò di trascinare gli americani in Europa, appoggiò una qualsiasi delle loro iniziative, ad esempio la conferenza sul Medio Oriente, che in realtà era un tentativo di creare una coalizione contro l’Iran, lo stesso Iran che proteggeva i polacchi durante la seconda guerra mondiale, non era affatto nero ingratitudine verso Teheran.
Pertanto, i polacchi volevano disperatamente rimandare l’inevitabile. Si resero conto che gli Stati Uniti non avrebbero più considerato l’Europa come un’Unione europea come partner. L’era sta arrivando quando Washington chiama non a Bruxelles, ma alle singole capitali nazionali. Anche se non c’è nessuno da chiamare. In effetti, sullo stesso problema iraniano, gli europei hanno mostrato agli americani di avere un’opinione diversa e di non sostenere il vecchio “amico dell’Atlantico”.

Gli Stati Uniti hanno visto quello che la Russia ha visto prima. I vincitori della seconda guerra mondiale vivono peggio dei vinti. Mentre i russi e gli americani facevano affari in tutto il mondo, i tedeschi costruirono il loro impero in base al potenziale di esportazione. La Germania è diventata un paese in cui vivere non è solo buono, ma molto buono. E noi? E a quel tempo abbiamo contribuito a diventare migliori di altri. L’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti ha dimostrato che gli americani hanno realizzato i loro fallimenti, capito come il loro stato ha perso con quelli che hanno aiutato. Le strade americane sono crollate e gravate di buche mentre gli europei hanno costruito le loro autostrade chic.
Ora gli americani lo hanno capito, hanno deciso di concentrarsi sul loro paese, per rendere di nuovo grande l’America. Trump persegue una politica di isolazionismo, a partire dall’arrivo del presidente Woodrow Wilson in Europa. In una certa misura, Trump è il grande presidente americano, creando le condizioni per una grave inversione degli Stati Uniti. Il che crea nuove sfide per il mondo. Come sarà l’Europa dopo la partenza degli americani? Come sarà lo spazio post-sovietico quando rimarrà faccia a faccia con Europa, Russia e Cina?

Putin con i suoi ufficiali

Per la Russia, ora è il momento di presentare le fatture per il pagamento da parte delle ex repubbliche sovietiche. Devono troppo a noi. Tutta la loro “integrazione europea”, accompagnata da politiche anti-russe, basava il loro calcolo sul fatto che questo avrebbe ricevuto il sostegno di Washington. Alcune di queste repubbliche cercavano la NATO più dell’UE. Si sforzarono perché pensavano che gli americani ne avessero bisogno. E si sperava che il desiderio degli Stati Uniti di frenare la Russia in questo modo avrebbe portato dividendi. Innanzitutto, tale comportamento è stato dimostrato da Ucraina e Georgia. Ma non solo loro. Anche altri “alleati” russi si sono comportati, hanno appena cercato di mascherare le loro politiche. Tutta la loro “linea filoamericana” era in realtà diretta contro Mosca e i russi.
La russofobia politica era l’attività principale di queste repubbliche. Ed è del tutto irrilevante il modo in cui si è coperta, sebbene, prima di tutto, esponessero gli Stati Uniti come copertura principale, il che era tutt’altro che sempre vero. Spesso, è stata l’Europa a sostenere la loro politica anti-russa. Anche se non solo lei.

Oggi, quando gli americani lasciano l’Europa, arriva il momento della verità per la Russia. Prima di tutto, nello spazio post-sovietico. Qui dobbiamo mettere le cose in ordine. La politica estera di Mosca deve essere rivista e riconsiderata. I vicini russi non possono essere ostili e creare problemi per noi.
Il secondo cerchio riguarda l’Europa orientale e centrale. La Russia non dovrebbe perdere questa regione dalla Germania. Pertanto, la “domanda polacca” diventa la chiave della situazione. Dato il ritiro degli americani dall’Europa, dare la Polonia ai tedeschi sarà estremamente pericoloso per Mosca. Il terzo cerchio, distante, riguarda il Vaticano. Contrariamente alla storiografia sovietica, la Santa Sede non fu mai nemica della Russia, non cercò mai di disintegrare il nostro Paese.


Pertanto, la Curia romana – soprattutto tenendo conto del fattore europeo – è il nostro alleato naturale. Ed è in grado di frenare i motivi aggressivi dell’Europa verso Mosca. In un mondo di pace, quando gli americani tornano a casa, questo è importante.

Stanislav Stremidlovsky

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Traduzione: Sergei Leonov

16 thoughts on “Gli americani lasciano l’Europa. Russia, vai avanti!

  1. La Russia ha vinto la seconda guerra mondiale e quando l’Urss si è sciolta le sue truppe si sono ritirate in patria, invece quelle USA sono rimaste ed anzi sono avanzate fino quasi a Mosca, meraviglia che quando era presidente Eltsin non abbiano piazzato una base NATO nel Cremlino.
    Per la Russia sarebbe già molto recuperare quelle due parti di sè che i bolscevichi di etnia ebraica le strapparono via, la Bielorussia e l’Ucraina, per umiliare ed indebolire l’etnia russa, forse la più valorosa e fiera del mondo.
    Il caos etnico statunitense è troppo pieno di debiti e troppo terrorizzato dalla strapotenza industriale e ora pure militare cinese per opporsi ad una nuova espansione della Russia verso ovest, sopratutto nei Balcani, dove i popoli ortodossi hanno bisogno della sua potenza contro la plurisecolare minaccia turca.

  2. La Unione Sovietica ha vinto la Germania nella seconda Guerra Mondiale; la Russia NON ha vinto la Seconda Guerra Mondiale ! E la vittoria sulla Germania fu ottenuta al prezzo di milioni di soldati morti perchè mandati avanti al massacro sotto la minaccia di morte certa da parte dei commissari politici che erano inseriti in ogni divisione sovietica. Questa è la realtà da non scordare mai per non cadere nella propaganda russa odierna che cerca di mantenere un alone di gloria sulla sua vittoria contro la Germania “nazista”.
    Un altro fatto determinante per la vittoria dell’URSS contro la nazione tedesca fu l’apporto settimanale di milioni di tonnellate di armi e pezzi di ricambio per armi che Stalin ricevette dagli Usa durante le fasi finali della guerra, quando il territorio russo fu occupato rapidamente dalle armate tedesche.
    Solgenitzyn descrive bene perchè ciò avvenne, dato che fu lui stesso soldato nelle battaglie contro la Germania occupante: ogni soldato russo sperava in cuor suo che la Germania vincesse e spazzasse via il regime sovietico, che era quanto di più criminale vi fosse !
    Stalin fece appello alla Gran Madre Russia per cercare di ri-cementare il senso patriottico e riuscì parzialmente , ma solo per il notevole apporto americano di mezzi ! Il ponte aereo fu continuo e permise all’Unione sovietica di ricominciare a sperare e vincere fino ad ottenere la occupazione di altre nazioni europee col consenso dei bastardi anglo-americani che si scambiarono le zone d’influenza a Yalta, sul mar Nero, prima ancora della fine della guerra. I bastardi erano già sicuri di vincere perchè sapevano che strozzare l’economia europea con il solito sistema bancario ebraico era vincente da sempre.
    Ora la Russia di Putin mantiene inalterata questa sensazione di vittoria per mantenere la coesione patriottica , a svantaggio della verità storica. Infatti il governo russo ancora adesso perseguita e blocca gli storici che vogliono capire e mostrare le realtà descritte da Solgenitsyn , ma non ancora perfettamente digerite dal popolo russo. Si manifesta in questa nazione la stessa sindrome degli Usa , e dell’Europa dove ciascuna nazione si costruisce una storia eroica per cercare di mantenere la coesione nazionale. In Italia la leggenda eroica della Resistenza. In Russia la leggenda eroica della vittoria contro il nazifascismo europeo.
    Non si possono imparare gli errori del passato se si negano le verità della Storia; ciò vale sempre, per ogni angolo del mondo e per ogni era umana.

    1. “Non si possono imparare gli errori del passato se si negano le verità della Storia”. L’Italia uscì vittoriosa dalla Grande Guerra (15-18), a prezzo di terribili sacrifici. Intere generazioni di giovani vennero mandate al macello, con alle spalle i carabinieri, che sparavano loro nel caso si rifiutassero di andare avanti. Ma non basta, vennero ripristinate le decimazioni che non si facevano da duemila anni. Ne siamo sicuri, perché ad una di queste decimazioni fu testimone Gabriele D’annunzio. Anche questa è storia, che è bene ricordare per non rendere vai i sacrifici di tanti ragazzi trattati come “carne da cannone”.

    2. Allora, secondo il suo commento il regime sovietico era quanto di piu’ criminale vi fosse, e quello della Germania nazista com’era? Liberale e illuminato? Ed e’ proprio sicuro che tutti i Russi sperassero in una vittoria tedesca?

      1. Gentile Signora SILVIA, ma che peccato…avrei proprio incrociato volentieri la mia penna con la sua. Poco male. Sarà per un’altra volta. Tante belle cose ed un affettuoso saluto. Suo TEOCLIMENO

    3. Tutto giusto.Non dimentichi però lo Stato Maggiore italiano, che era tutto filoinglese a partire da Ciano, che agiva apertamente e sfacciatamente contro la Germania, spifferando tutto(volutamente) all’ambasciatore inglese come una vecchia comare.Ormai è storicamente assodato, comprovato da documenti e fatti; l’Italia formalmente era alleata della Germania, ma de facto gli faceva la guerra contro.Altro che tradimento dell’8 settembre, è stato tutto un tradimento, del Fascismo, contro l’alleato tedesco, prima ancora che iniziassero le ostilità.La Germania era spacciata in partenza con un alleato infido come quello italiano.(Parlo ovviamente dei generali e comandanti ai vertici), infami e venduti e non della truppa e ufficiali nei vari fronti, che, anzi, ha sempre combattuto valorosamente e lealmente contro il nemico, ma tale truppa, era condotta dalla peggiore feccia militare esistente allora sulla piazza; una masnada di farabutti e criminali, Mussolini compreso.

      1. Egregio Signor PIPPO, mi sembrava di ricordare che Ciano fosse stato fatto fucilare da Mussolini. Pavolini infatti non aveva presentato la domanda di grazia, ed il Duce non intervenne per salvargli la vita. Mi sembra anche di ricordare, ma forse ricordo male, che Benito Mussolini venne fatto uccidere dagli inglesi. Cordiali saluti. TEOCLIMENO

        1. teo, sicuramente dove hai studiato storia tu insegnano che discendiamo dalle scimmie. E fanno bene. E che il virus aumenti la sua potenza

        2. Mussolini per coerenza doveva farsi saltare il cervello lui stesso , dato che era più antitedesco dello stesso suo genero, doveva prendere un’altra sedia ed offrirsi spontaneo al plotone di esecuzione.Lui che durante tutto il ventennio si era attorniato da traditori, pusillanimi, inetti, incompetenti e nullità.Il Duce, con tutta la sua corte di imbecilli gallonati, hanno condotto tutte le operazioni belliche, col precipuo scopo di perdere la guerra, o come demenzialmente dichiarato, permettere, ma controvoglia: “una vittoria tedesca si, ma di misura, risicata…” (???) infischiandosene criminalmente delle sofferenze della truppa combattente. Mi trovi un atto politico e/o militare del regime fascista che sia stato finalizzato e/o indirizzato alla vittoria dell’ Asse(pomposamente chiamato Asse…) me ne basta uno.(Non ne esistono).Comunque Mussolini è stato fatto uccidere dagli inglesi e dagli americani di intesa fra loro, già molto tempo prima che si profilasse la disfatta.(esiste un’intercettazione tedesca di un dialogo intercorso fra Churchill e Roosevelt dove discutono, della sorte di Mussolini sconfitto) Comunque dato che anche il “Duce” era filoinglese, si può dire che ha scherzato col fuoco e si è bruciato.Chi è causa del suo mal…

          1. pippo, non è così. Stai sparando contro il migliore degli italiani, vittima degli italiani

            (non certo dei Duo Siciliani)

  3. L’autore dell’articolo mi sembra un incallito ottimista. Il Mar Mediterraneo è l’”Onfalo” del mondo, e non credo proprio che gli ameri-cani lo lasceranno mai di loro spontanea volontà. Al massimo credo che vi sarà un ridimensionamento della loro presenza nell’Europa centrale. Non credo proprio invece, che lasceranno di loro spontanea volontà l’Italia, che si protende naturalmente al suo centro. Dal Canale di Suez passano il 90% delle merci che riforniscono il mondo occidentale. Il Bosforo e i Dardanelli rappresentano la cerniera Eurasiatica. Senza parlare dello Stretto di Gibilterra, altra cerniera Euro-Africana. Insomma, per svariate ragioni mantenere il controllo di quest’area, ha un’importanza strategica primaria. Confermo quindi, che senza una “spintarella” gli occupanti non lasceranno mai di loro spontanea volontà la Penisola.

  4. io so che oggi, nel 2020, o a Milano in italia o a Gallipoli nelle Due Sicilie, vivo in una galera democratica dove su tutto ciò che riguarda Fascismo e Nazional Socialismo vi è la censura più accanita, quindi perchè farsi nemici ? E non sono solo i politici, ma anche tantissimi di questa gentaglia in cui mi trovo a stare in mezzo, a dirmi, se esce il discorso, che Assad è cattivo perchè non è democratico; e lo stesso per Putin, o Kim Jong Un; o Orban. Allora mi defilo dall’illustre consesso di storici di cui sopra e penso invece a lasciarmi guidare dal mio Dio per quello che sarà il mio destino, chiedendogli di aprirmi una strada per andare a vivere e morire un giorno nella Siria Sociale e Nazionale e prima ancora in Tunisia, là dove l’omosessualità è vietata per Legge. Là dove vi sono Stati Sovrani, come la Russia con valori morali cristiani ortodossi. Là dove si combatte il giudeo internazionale e ci si arma per farlo. Là dove non ci si piega al male assoluto. Là dove non entra gente senza documenti e non è possibile risiedervi per dei vagabondi parassiti. Là dove chi commette un reato lo paga. Là dove video e pubblicazioni oscene nemmeno vi entrano, per Legge. Là dove lo straniero che commette il minimo delitto viene espulso e lì non ci mette più piede. Non sarà il paradiso, ma almeno si vive a misura d’UOMO e c’è differenza con le donne. Là dove la società non è effemminata. Il rammarico è che tanta bella intelligenza e peculiarità di valore, sia d’italiani che di Duo siciliani, vengano tarpate e restino inespresse per colpa di una maggioranza di suinocrati; o emergano a fatica. Ma la speranza è l’ultima a morire, anche se inutile rimuginarci sopra, non credo la colpa di tutto questo sconquasso sia stata di Mussolini

    1. ‘ Sono tre il libri “arcipelag Gulag” ‘ con un titolo solo ? Ma che è, la santissima trinità o sei nel pallone più completo. Guarda che non hanno ancora dato il via libera al ritorno della serie A,

      perchè devi sempre fare il commentatore di serie B, pappa lardo ti vede e ti legge

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