Gaza, proseguono bombardamenti: 160 martiri finora

Gerusalemme occupata – Cinquantadue palestinesi caduti martire in un solo giorno; e’ il bilancio pesantissimo delle ultime 24 ore dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza che diventa più cruenta di ora in ora.

Il tragico bollettino si fa più pesante ogni giorno, ieri infatti la giornata più sanguinosa. I dati aggiornati parlano di un attacco serale a Gaza City, il più micidiale della giornata, con 18 morti, secondo fonti mediche locali. Mentre altre tre persone sono state uccise a Rafah e una a Jabalyia. Ferito il capo della polizia di Hamas, Tayseer al-Batsh. Tra le vittime della mattina anche due donne gravemente handicappate, riferiscono le fonti. Nella notte anche una breve operazione di terra, di cui non si conoscono i dettagli.

Un attacco è stato lanciato nella notte contro un sito di lancio di missili di Hamas nel nord della striscia di Gaza. L’esercito israeliano dà notizia di quattro soldati leggermente feriti, senza aggiungere ulteriori dettagli. Da cinque giorni aggressioni non danno tregua nella striscia di Gaza. Oltre 700 attacchi dell’aviazione, 1.300 missili e 300 proiettili sparati dai carriarmati, 400 cannoneggiamenti dalle navi al largo di Gaza. I morti sono almeno 160 (55 uccisi ieri), l’80 per cento civili, tra loro donne e bambini.

Fonte: Italianirib

Gaza piange, l’Europa dov’è?

di Alesssandra Mecozzi

Nel 2008-2009, con l’operazione militare su Gaza, chiamata Piombo Fuso, Israele provocò circa 1.400 morti, per la maggior parte civili; ancora morti e feriti nella successiva operazione Pilastro di difesa (2012). Oggi, mentre si avvicina paurosamente una invasione di terra, contro una popolazione intrappolata dall’assedio pluriennale, con scarsità di medicine e di carburante per far funzionare le attrezzature ospedaliere, dall’Unione Europea arrivano rituali deplorazioni, mentre si consente ipocritamente a Israele di utilizzare il lancio di razzi da Gaza, a giustificazione della sua cosiddetta “autodifesa”.

Per la popolazione di Gaza non è neanche possibile fuggire… Frontiere chiuse, sul lato israeliano e quello egiziano, solo adesso appena riaperto, per consentire un molto limitato passaggio di feriti gravi. La protezione, prevista dal diritto internazionale per la popolazione civile, agli abitanti di Gaza viene negata: anzi viene sottoposta a una punizione collettiva, massacrando civili, compresi molti bambini. Anche un giovane giornalista, Hamed Shehab, è morto due giorni fa sotto un attacco aereo.

L’attacco contro Gaza, adesso chiamato “confine protettivo” è cominciato ben prima del lancio dei razzi. Il disegno di Israele è abbastanza chiaro, distruggere militarmente e politicamente Hamas, tanto più dopo l’accordo di unità firmato con l’AP, contro il quale, poche settimane fa, Israele si era immediatamente scagliato. Ma l’obiettivo sostanziale è eliminare il popolo palestinese, nella sua dimensione sociale e politica, sia continuando a rubargli pezzetto per pezzetto la terra con la colonizzazione (da dieci anni la Corte di Giustizia dell’Aia si è espressa condannando il “muro” ed impegnando gli Stati membri a negare ogni forma di sostegno pratico e politico, ad esso, senza risultati apprezzabili) sia distruggendone la memoria che, annullandolo fisicamente.

Ma che ruolo gioca l’UE? La sua politica, che dura da anni, di attribuire ad Israele uno status privilegiato, attraverso continue facilitazioni economiche e commerciali – dall’accordo di associazione UE-Israele, in su – si è rivelata palesemente fallimentare. L’ipotesi che questo doppio standard – rispetto ad altri paesi che violano diritti umani – faciliti comportamenti rispettosi del diritto internazionale da parte di Israele, si è da tempo rivelata priva di fondamento.

Al contrario è servita ad Israele per avere via libera e impunità nelle sue azioni criminali. Oggi assistiamo all’ennesima prova. Omicidi extragiudiziali e indiscriminati, attacchi sproporzionati contro civili sono crimini di guerra, nei confronti dei quali la UE dovrebbe agire: con sanzioni, con la sospensione di accordi bilaterali. Il documento UE “Misure restrittive (sanzioni )vigenti” del luglio 2013 elenca le misure attualmente in opera contro trenta paesi. Le politiche di Israele rappresentano violazioni del diritto internazionale e di norme internazionali accettate, molto più gravi e persistenti di quelle di molti altri paesi contro i quali la UE ha adottato misure (Lettera inviata dal Coordinamento europeo dei comitati e associazioni per la Palestina, di venti paesi, alla Alta Rappresentante della UE per la politica estera e la sicurezza, Signora Catherine Ashton).

L’Italia ha la presidenza Europea per sei mesi, può e deve agire, oltre le condanne verbali: “Può sospendere immediatamente l’invio di armi e di sistemi militari a tutte le parti e nello specifico Israele e può promuovere una simile misura presso l’Unione europea”. “Si tratterebbe di una misura che può essere apprezzata perché oggi l’Italia è il maggiore esportatore dell’Unione europea di sistemi militari e di armi leggere verso Israele (accordi 2005, generale; 2012 per la fornitura ad Israele di velivoli M346 per l’addestramento al volo e dei relativi sistemi operativi di controllo del volo, n.d.r): si tratta di oltre 470 milioni di euro di autorizzazioni per l’esportazione di sistemi militari rilasciate nel 2012 (dati del Rapporto UE) ed oltre 21 milioni di dollari di “armi leggere” esportate nel quinquennio dal 2008 al 2012 (dati Comtrade)…

Non va inoltre dimenticato che gli aerei addestratori M-346 sono facilmente armabili: non è chiaro se quelli inviati a Israele siano già predisposti per essere armati e qualche parlamentare potrebbe chiedere spiegazioni e di visionare i documenti. Di fatto servono proprio per addestrare i piloti dell’aeronautica israeliana, quelli cioè che compiono i raid aerei su Gaza. Proprio ieri (il 9 luglio) – col beneplacito del governo italiano e nel bel mezzo dei raid aerei su Gaza – AleniaAermacchi ne ha consegnati due, giusto in tempo per cominciare a far addestrare i piloti. Ecco questo il governo Renzi e il ministro Mogherini potevano evitarlo se davvero vogliono risultare credibili” (da Giorgio Beretta e Rete italiana Disarmo).

Fonte: comune-info.net/

Vedi: video attacco di un caccia F16 contro palazzi residenziali di Gaza.  You tube.com

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