Francia, Israele e i sionisti all’opera in Africa: in Mali, Niger, Burkina Faso e Algeria!!

Lo slogan del Mossad era “ Con l’astuzia farai la guerra ”. (in ebraico: בתחבולות תעשה לך מלחמה), anch’esso tratto dal “ Libro dei Proverbi ”.

Negli ultimi tempi, le fazioni tuareg sono state manipolate dalle loro tradizioni, dalla loro lingua, dai loro costumi e dal loro equipaggiamento, tanto da credere di poter dividere e seminare il caos nel Sahel.

Come mostrano questo video prodotto dal canale sionista I24 e questa recente foto pubblicata sui social network!

Questo signore che si fa chiamare “Akli” dice di aver sostenuto la “Rivoluzione” libica. Dichiara di risiedere in Europa e di lavorare per i “ diritti dei Tuareg ” di Libia, Mali, Algeria, ecc.
Questo personaggio scatena la stessa propaganda sovversiva della Francia e del sionismo. Dice addirittura che “ non esclude di sollevare le armi contro lo Stato algerino ”.
Tutte le “domande” del conduttore sono suggerimenti per risposte in linea con gli obiettivi franco-sionisti.

Gli dice addirittura cosa pensa del rischio che, attraverso un’intervista, venga “ accusato di essere manipolato da una forza straniera ”.

La sua risposta è: “ Certamente mi accuseranno di essere manipolato dal sionismo ”.

Come sottolineato dal Ministro degli Affari Esteri e della Comunità Nazionale all’Estero, l’algerino Ahmed Atta, “Il terrorismo è diventato la minaccia numero uno alla pace e alla sicurezza in Africa. I recenti sviluppi hanno chiaramente dimostrato che, mentre questa minaccia è notevolmente diminuita in altre parti del mondo, è aumentata in modo esponenziale nel nostro continente, in particolare nella regione del Sahel”, ha affermato Attaf in un discorso durante una riunione ministeriale dell’Unione Africana (UA), per discutere delle crescenti minacce terroristiche che i paesi e le popolazioni del continente africano si trovano ad affrontare negli ultimi tempi.
Di fronte a una minaccia in continua evoluzione, abbiamo certamente bisogno di un nuovo approccio, di un nuovo impegno e di un’azione coraggiosa. Lo status quo non è più un’opzione, né una posizione comoda ”, ha affermato l’esponente algerino.
A questo proposito, “ l’Algeria ha chiesto lo svolgimento di una conferenza internazionale sullo sviluppo nel Sahel e la creazione di un nuovo modello di operazioni di pace più adatto ai contesti della lotta contro il terrorismo ”, ha ricordato Attaf.
Sembra ovvio sottolineare che il terrorismo viene alimentato da quelle centrali che hanno interessi e traggono beneficio dalla destabilizzazione di alcuni paesi dell’Africa.

Bande terroriste in nord Africa

Nota: Niente di nuovo sotto il sole. La strategia di Israele da tempo era ben conosciuta e denunciata: seminare il caos nel Sahel, mediante terrorismo, sobillare rivolte e istigare guerre civili fra le popolazioni su basi etniche e religose.
Non si può dimenticare la lezione appresa dal conflitto in Siria, dal 2011 in poi, quando i paesi occidentali, con in testa Stati Uniti, Francia e Regno Unito, con il decisivo contributo di Israele, provarono in tutti i modi a destabilizzare la Siria del presidente Assad, per rovesciare il regime e balcanizzare il paese, secondo il piano degli strateghi israelo statunitensi. A tale scopo armarono e sostennero i gruppi terroristi salafiti di al Nusra e di Al Quaeda che sparsero il terrore nel paese ma che furono poi sconfitti grazie all’intervento russo ed alla formazione di un asse di resistenza costituito da Esercito Siriano, Hezbollah e Iran, che inviò suoi reparti della Guardia Rivoluzionaria in Siria per sostenere la lotta antiterrorista.
Attualmente l’Algeria è nel mirino dei gruppi terroristi e le centrali di finanziamento e di sostegno di questi gruppi sono le stesse che erano dietro la Siria, dalla Francia a Israele, Stati Uniti e Nato.

Fonte: Reseau International

Traduzione e nota: Gerard Trousson

3 commenti su “Francia, Israele e i sionisti all’opera in Africa: in Mali, Niger, Burkina Faso e Algeria!!

  1. Non dimentichiamo che l’Algeria è stata già fatta oggetto di attacco, durante gli anni 90, da parte del cosiddetto terrorismo islamico, parola dietro la quale si nascondevano i soliti noti ! Le rare volte che se ne parla, si parla di guerra civile, mentre invece si è trattato del solito tentativo di rivoluzione colorata (fallita), costata un numero impressionante di morti.
    https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/il-decennio-nero-algerino-una-ferita-ancora-aperta-16487

  2. Cosa c’è di nuovo in questa situazione? Un bel niente. Qui siamo di fronte ad uno scontro mondiale senza esclusione di colpi e che finirà con la vittoria di uno dei due blocchi, e la morte dell’altro. La parte unipolare e imperialista quella multipolare democratico hanno ormai da tempo cominciato la battaglia finale. Potevamo mai pensare che il cambiamento nascente e pieno di speranza per un mondo migliore, avvenisse senza colpi bassi di ogni genere? Guerre? Cambi di regime? Gli interessi in ballo sono enormi. La crudeltà di chi vuole un mondo contro natura non si fermerà. Il cammino per la libertà è sempre duro. Ma vale la pena percorrerlo

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