Finita l’epoca della “Pax Americana”, lo scrive Foreign Policy

Una prestigiosa rivista americana ha criticato la politica di Donald Trump in Medio Oriente affermando che il riconoscimento di Trump degli insediamenti israeliani illegali nei territori palestinesi ha segnato la fine di un’era che era nota come “Pax Americana” o “Era di pace americana”.

L’amministrazione Trump, dichiarando che non considera più illegale la colonizzazione israeliana nei territori occupati, negli ultimi 50 anni non solo ha indebolito la politica estera americana conosciuta come “Pace americana”, ma non ha lasciato spazio ad alcuna protesta di Washington su questioni internazionali come su quello che viene chiamato “intervento russo in Ucraina”, ha scritto Foreign Policy.

Questo rapporto pubblicato dalla prestigiosa rivista, intitolato “Il riconoscimento della colonizzazione israeliana è la morte della Pax Americana”, sottolinea che l’amministrazione statunitense non avrà più il diritto di protestare contro le azioni illegali delle altre nazioni del mondo.

Secondo questo rapporto, la sequenza finale delle relazioni tra Stati Uniti e Israele è caratterizzata da una completa violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, ma questo non sorprende nella fase attuale della storia degli Stati Uniti. Il presidente degli Stati Uniti considera infatti le Nazioni Unite solo come uno dei tanti grattacieli esistenti a Manhattan, New York.

Allo stesso tempo, “Foreign Policy” sottolinea che altri paesi nel mondo vedono questa azione come un colpo mortale all’era della pace americana. Nel 21 ° secolo, gli Stati Uniti non hanno praticamente intrapreso alcuna azione significativa per dimostrare la loro pretesa di essere una forza stabilizzatrice.

E’ questo un peso che vale la pena portare sulle spalle?

La rivista USA considera l’invasione dell’Iraq nel 2003 o l’incapacità dell’economia americana di controllare la crisi economica del 2009 come prova della completa distruzione della Pax americana e sottolinea che la recente decisione dell’amministrazione americana sugli insediamenti si va ad aggiungere alle sue richieste relative agli altri impegni presi dagli USA dopo la seconda guerra mondiale.

“Al suo arrivo alla Casa Bianca, Trump ha richiamato, come avevano fatto altri presidenti americani dagli anni ’40 in poi, i paesi membri della NATO e gli alleati come la Corea del Sud e il Giappone a pagare il costo principale della loro difesa, ma è andato oltre” , ha aggiunto questo rapporto.

La rivista “Foreign Policy” conclude che, riconoscendo gli insediamenti illegali di Israele in Cisgiordania, gli Stati Uniti hanno minato anni di negoziati svoltisi dietro il sipario diplomatico e hanno definitivamente distrutto le prospettive di un accordo di pace in Medio Oriente.
La rivista conclude scrivendo che gli USA non sono più considerati una potenza affidabile dal maggior numero di paesi e anche da alcuni dei propri alleati. Questo spiega l’enorme spazio di manovra che la Russia si è guadagnata sia in Medio Oriente che in altre aree del mondo.

Fonte: Foreign Policy https://foreignpolicy.com/2019/11/22/trump-recognize-israeli-settlements-west-bank-end-pax-americana/

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

2 thoughts on “Finita l’epoca della “Pax Americana”, lo scrive Foreign Policy

  1. La Russia fuori da Olimpiadi Mondiali, non c’è dubbio, il nemico numero 1 degli USA sono la Russia, punire con i giochi il rivale, bene fa capire che in fondo chi guida il Pianeta, tra di loro si comportano come tutti i semplici uomini, manifestano la rabbia, il rancore, permalosi, dispettosi, se non un dispetto come può essere visto la sanzione contro la Russia? Intanto i dispetti con i giochi olimpici, dopo giocheranno alla guerra ed altri dispetti. Sono esseri umani, ed a volte bene a galla esce il loro tratto infantile. Escludere la Russia dalle Olimpiadi è mediocrità intellettuale. Puoi aggredire il tuo nemico, ma non assediarlo anche con i giochi, quasi come fossero il gruppo di bambini che per fare un dispetto escludono un compagno dalla partitina a calcetto. Certo alla fine queste bande rivali o Imperi si ammazzeranno tramite una guerra globale, questo è il mondo.

  2. C’è mai stata una vera “pax americana”, nel vero e proprio senso di pace/assenza di guerre nel pianeta?
    Ovviamente no.
    Fin dai tempi dello scontro fra i blocchi, in cui i contendenti si confrontavano indirettamente in teatri periferici, con guerre talora sanguinosissime, gli usa non hanno garantito pace, ma soltanto evitato (di striscio, come nel 1962 Crisi di Cuba) un conlfitto nucleare esteso
    Si può affermare solo quanto precede, tanto più che i morti, i feriti e i profughi dal ’45 al ’91 per guerre “periferiche” e per “interposta persona” sono stati decine di milioni.
    In questo momento, più che alla fine della “pax americana”, assistiamo a una recrudescenza degli attacchi, non solo militari, o con l’uso di mercenari e collaborazionisti, da parte dell’asse maligno us-nato-ebreo-saudita e altre canaglie, in ogni parte del mondo.
    La guerra si può fare in molti modi, con armi di ogni tipo, dai “movimenti” indotti e fiancheggiatori, ai golpe, ai bombardamenti pirata, agli attentati …
    Con le “sardine” in italia e con “gli ombrelli” ad Hong Kong, con il golpe in Bolivia, con la minorenne disturbata Greta, con i bombardamenti sulla Siria martire, o con le “manovre” nato di accerchiamento della Federazione Russa …

    Cari saluti

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