Elicotteri non identificati consegnano armi all’ISIS in Afghanistan

La Russia torna ad avvisare della fornitura di armi al gruppo terrorista dell’ISIS in Afghanistan per mezzo di elicotteri non identificati.
“Dobbiamo fare un nuovo richiamo all’attenzione internazionale riguardo al fatto che elicotteri non identificati nel nord dell’Afghanistan hanno fornito armi e munizioni ai miliziani dell’ISIS ed ai combattenti talibani che operano con l’ISIS”, lo ha segnalato giovedì la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zajarova.
Nel corso di una conferenza stampa a Mosca, la portavoce russa ha riferito che detti voli sono stati effettuati nell provincia settentrionale di Sari Pul, ed ha messo in questione il silenzio della NATO, che ha il controllo dello spazio aereo, su tale episodio.
“C’è una domanda da porsi”, ha dichiarato la Zajarova, “chi si trova dietro questi voli di rifornimento ai terroristi e gli costruisce delle basi dietro le frontiere meridionali dei paesi dell’Asia centrale e come mai questo avviene nello spazio aereo dell’Afghanistan controllato dagli USA e dalla NATO? ” Queste le affermazioni della portavoce russa.
Da notare che l’ambasciatore russo all’ONU, Vasili Nebenzia, aveva presentato gli stessi interrogativi nello scorso Giugno a seguito di un altro episodio similare e circa il silenzio deliberato dell’Occidente sull’invio di armi all’ISIS in Afghanistan.
Di fatto Mosca, in ripetute occasioni, ha accusato gli USA di aver trasferito ed armato gruppi dell’ISIS nel paese dell’Asia Centrale.

Maria Zakarowa
Risulta che, dopo la sconfitta dell’ISIS in Siria ed in Iraq (grazie all’intervento russo ed al fronte della resistenza), esperti ed analisti internazionali avevanio predetto che l’Afghanistan sarebbe divenuto la destinazione preferita di numerosi componenti del gruppo terrorista e si sarebbe trasformato in un centro di operazioni per la destabilizzazione dei paesi vicini. In Afghanistan opera da 17 anni un contingente di truppe NATO che non ha mai ottenuto un reale controllo del territorio e per questo motivo il paese è ritenuto una fonte di instabilità nella regione.
Secondo le ultime stime degli esperti russi, sul territorio dell’ Afghanistan operano circa 10.000 terroristi dell’ISIS che stanno installando delle basi da cui partono le loro azioni di attacco.
Sembra evidente che, una volta che le truppe della NATO saranno costrette a lasciare l’Afghanistan, allora saranno la Russia e la Cina (paesi confinanti) a prendere il controllo del paese e delle sue risorse. In quella situazione, ancora una volta i gruppi dell’ISIS potranno svolgere una funzione di destabilizzazione a favore della strategia USA, analogamente a quanto fatto in Siria per rovesciare il regime di Bashar al-Assad. Cambiano i paesi ma la strategia di Washington rimane quella di utilizzare i gruppi jihadisti per le loro finalità geopolitiche.
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
Il motto degli USA è sempre lo stesso :
– Finchè c’è guerra c’è speranza –
Prima o poi la guerra si materializzera’ in territorio USA.
Questa è la speranza di molti.