Dopo la guerra in Ucraina, l’Occidente è diventato più isolato

Un anno dopo la guerra in Ucraina, l’Occidente non è mai stato così isolato. Lo ha riferito giovedì il giornale “Politico” .
Il giornale, nella sua analisi, ha scritto: “La guerra in Ucraina ha accelerato lo sviluppo di un mondo post-occidentale e, date le tendenze attuali, sembra che questo mondo possa essere più unito, ma anche più isolato dal resto”.
Ha aggiunto: “Un anno dopo la guerra in Ucraina, i governi europei e americano hanno sfidato i critici con una straordinaria dimostrazione di unità”, chiedendo: “Ma questa coesione interna è stata raggiunta a scapito dell’influenza esterna?”
Questa è la domanda principale analizzata in una nuova indagine dell'”European Council on Foreign Relations and the Europe in a Changing World project” dell’Università di Oxford, che copre l’opinione pubblica di 10 paesi europei e di cinque altre regioni del mondo.
Secondo i risultati del sondaggio, mentre la guerra ha avvicinato l’Occidente, ha anche rivelato un divario tra la percezione della Russia e della guerra da parte dell’Occidente e la percezione di altri paesi. Parte di questo divario deriva da percezioni radicalmente diverse del stato del mondo.
I cittadini europei e dei paesi non occidentali condividono la stessa convinzione che l’ordine liberale guidato dagli Stati Uniti sia finito, ma la loro comprensione di quale tipo di ordine verrà dopo differisce nettamente, secondo il sondaggio.
Ha anche rivelato che molti in Occidente credono, attraverso l’eredità della Guerra Fredda, che stiamo entrando in un mondo bipolare dominato da Stati Uniti e Cina, ma in altre parti del mondo non credono a questa divisione. La ragione fondamentale di tale difformità è che dal punto di vista di quelle persone che vivono in Cina, Turchia o Russia, stiamo entrando in un mondo multipolare tra molti centri di potere, non soltanto bipolare.

In altre parole, i cittadini di questi paesi credono che la frammentazione in diversi sistemi determinerà il futuro. In questo scenario, l’intero Occidente sarebbe solo un centro di potere tra molti altri, che non definirebbe da solo l’ordine e non sarebbe quello a guidare la democrazia globale.
Secondo il quotidiano, la ragione fondamentale di questa opinione è che le persone nelle maggiori potenze non occidentali ora tendono a credere di rappresentare anche una vera democrazia, così una grande percentuale di indiani, il 36% di turchi e 20% di russi.
Il giornale ha sottolineato che con i governi occidentali che anticipano il ritorno del bipolarismo del tipo Guerra Fredda tra democrazia e tirannia, spesso tendono a vedere paesi come l’India e la Turchia come stati oscillanti che possono essere persuasi a schierarsi, sottolineando che “questi i paesi si vedono in modo completamente diverso, come grandi potenze emergenti, possono schierarsi con l’Occidente su alcune questioni, ma non su tutto.
Ha anche riferito che “la capacità dell’Occidente di lavorare a fianco di quei partner internazionali che hanno una diversa comprensione del conflitto avrà un impatto importante sull’esito della guerra, così come sulla forma della geopolitica”, osservando che “è necessario avere umiltà per vedere paesi come l’India, il Brasile e la Turchia come partner”.
Da un recente sondaggio emerge che le democrazie del sud non sono d’accordo con l’Occidente per quanto riguarda la negatività nei confronti di Mosca.
Nota: Di fatto il mondo procede in avanti e la pretesa dei paesi occidentali a guida USA di essere gli unici “campioni” dellla democrazia che debbano rappresentare un modello per gli altri paesi è ormai destinata ad essere spazzata via dalla Storia con l’emergere di un nuovo ordine multipolare.
Fonte: Al Mayadeen
Traduzione: Fadi Haddad
Nota: Luciano Lago
disinformazione . odio e diffamazione in azione a milano la patria se cosi si puo dire dei comunisti nasoni col rolex e la casa in cenrtro https://www.maurizioblondet.it/questo-libro-vi-avvelena-i-sieri-invece-no/ , questo è solo un piccolo tassello nella quotidiana bugia e immondizia dei media italiani nato
Aiuto !!
Sono circondato da milioni di italiani pazzi ,scemi , ignoranti al Cubo che vedono comunisti ovunque al” interno del regime dittatoriale italiano Cattolico-fascista-mafioso Filo-USA dal 1945 !
Curatevi !
Ci sono tanti bravi dottori specializzati in malattie mentali !
Viene difficile definire occidente un impero neocoloniale dove la potenza egemone, che impone agli altri il suo potere militare e valutario pur non avendo più uno straccio di industria alle spalle, ha ormai le pezze al sedere e vive a sbafo saccheggiando pure le risorse dei suoi presunti alleati, in realtà primi e ormai quasi soli sudditi.
Russia e Cina sono sempre più sotto assedio, ad ore le orde dei massacratori ucraini entreranno in Transnistria, massacrando soldati e civili russi, gli yankee hanno comunicato che aumenteranno di quattro volte il numero dei soldati presenti a Taiwan, riattiveranno 5 basi militari nelle Filippine, tra qualche giorno il segretario di stato-chitarrista Blinken sarà in Kazakhstan per ribadire il dominio anglosionista sull’Asia centrale e preparare guerre contro Russia e Cina.
Blinken probabilmente non è il dominus del gabinetto Biden, questo ruolo appartiene, essendo la società askenazita una società matriarcale (molti anni fa nel mondo universitario di eccellenza USA, prima che gli ebrei lo monopolizzassero sia come studenti che come professori, pur essendo meno dell’1% della popolazione, girava la battuta tra studenti ebrei e cristiani dei primi che dicevano ai secondi “i problemi che voi avete con i padri noi li abbiamo con le madri”) forse alla Nudelman o meglio alla Tellen, più anziana della Nudelman, anche se l’ebrea più anziana del partito democratico USA è la novantenne senatrice Feinstein, però il fatto che si rechi in Asia centrale proprio mentre le relazioni tra Russia, Cina ed Iran stanno decollando verso una piena integrazione economica e militare fa temere che gli anglo-sion vogliano far esplodere la regione.
La Cina dovrebbe cominciare a inviare truppe oltre che in Tagikistan anche in Kirgizistan e forse nello stesso Kazakhstan, dove gli interessi economici cinesi e russi sono enormi, e dove un quarto della popolazione è russo.
Non ci sono ancora molti cinesi però almeno 20000 tra tecnici e lavoratori dovrebbero essere presenti, oltre a 200000 Han con cittadinanza.
In una calda primavera di 2020 improvvisamente ci accorgemmo come… esemplari democrazie occidentali no fossero democratiche affatto… neanche un po’!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/