Dalla nostra intervista alla Radio Iraniana Pars Today: Decisione di Trump sui Pasdaran solo a beneficio di Israele(AUDIO)

PARSTODAY:”L’Iran è stato il paese che ha combatutto i gruppi terroristici sia in Siria che in Iraq. E’ Israele che ovviamente può trarre beneficio dalla designazione dei Pasdaran nella cosidetta lista delle organizzazioni terroristiche degli Usa…”,
Queste le parole di Luciano Lago, il giornalista freelance e l’analista di geopolitica italiano a Parstoday sulla designazione del Corpo della Rivoluzione islamica iraniana dell’organizzazione terrorista degli Usa.
Lunedì, Donald Trump ha annunciato che stava designando il corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) come una “un’organizzazione terroristica”. Consideriamo che questa, la IRGC è composta da 120.000 uomini ed è parte dell’Esercito nazionale dell’Iran.
L.Lago-Anche se l’Iran ha un grande esercito regolare, l’IRGC è la principale forza militare dell’Iran nel Golfo Persico, l’area in cui gli interessi iraniani e statunitensi hanno maggiori probabilità di scontrarsi. Ciò aumenta significativamente la posta in gioco in ogni futuro “incidente” nel Golfo.
Ora che gli Stati Uniti considerano ufficialmente i soldati dell’IRGC come terroristi, non è più obbligato a trattarli secondo le regole della guerra. Quindi qualsiasi soldato dell’IRGC che cade nelle mani degli Stati Uniti può aspettarsi di vivere la sua vita in una cella a Gitmo (Guantanamo),
Questa designazione però mette inoltre in pericolo il personale militare statunitense nel Golfo Persico. È lecito ritenere che gli iraniani, per reciprocità, si vendicheranno annunciando che non tratteranno il personale americano catturato secondo le Convenzioni di Ginevra.
Si tratta di una decisione del gruppo dominante dei Neocon i quali vogliono legare le mani anche ad una futura amministrazione per la possibilità di avviare negoziati con l’Iran o revocare le sanzioni.
IRIB -I terroristi come l’Isis e al-Qaeda da chi sono stati creati e appoggiati e poi dall’altra parte chi chi veramente in campo regionale e internazionale lotta contro il terrorismo –
L.Lago-Gettare la colpa del terrorismo sull’Iran è un falso storico e tanto più se pronunciato dal presidente della Nazione che più di tutte ha utilizzato il terrorismo jihadista per i suoi obiettivi geopolitici in M.O. ed altrove.
Voglio citare, fra gli analisti internazionali quotati, l’analista Robert Fisk, veterano corrispondente britannico del M.O. il quale , a proposito dei proclami di Trump, ha scritto: “Così dopo aver inventato “notizie false”, il demente presidente degli USA ha pronunciato , davanti ai mussulmani del mondo, un falso discorso”.
Il veterano giornalista britannico ha censurato Trump per aver tenuto la conferenza ai leaders mussulmani “senza essersi scusato per i suoi discorsi razzisti e antimussulmani dello scorso anno”. Fisk ha indicato che Trump ha ignorato totalmente “il fatto che è l’Arabia Saudita e non l’Iran” la fonte dell’estremismo wahabita e salafita, il cui terrorismo ha ucciso migliaia di persone innocenti.
Si sa molto bene cheTrump, come il suo precedessore, ha lasciato all’Arabia Saudita, quale principale alleato USA nel mondo arabo, il compito di procedere alla destablizzazione dei paesi ostili del Medio Oriente e nel disegno di contrastare l’influenza dell’Iran e dell’asse della Resistenza nel contesto regionale.
Il sostegno di Trump per l’Arabia Saudita p stato rafforzato, nonostante lo scandalo Khasoggi e in contraddizione con tutti i rapporti che indicano come l’Arabia Saudita si il paese che fomenta il terrorismo islamista e mette a rischio milioni di vite umane.
L’Arabia Saudita ed il Qatar sono stati i paesi che hanno arruolato, finanziato e sostenuto i principali gruppi terroristici in Medio Oriente, da Al Qaeda (Al Nusra all’ISIS) con la complicità americana. Ci sono prove evidenti di questo come le confessioni di esponenti dello stesso establishment USA, come Michel Flynn (ex addetto alla sicurezza USA), come l’ex ambasciatore USA in Siria, R. Ford, come la eclatante confessione dell’ex primo ministro del Qatar , Hamad bin Jassim bin Jaber al-Thani, che ha rivelato il piano degli USA Arabia Saudita e Qatar per la Siria. Era stato proprio questo personaggio a rivelare da solo il modo in cui il suo paese ha lavorato con l’Arabia Saudita e con la Turchia sotto la direzione degli Stati Uniti – vale a dire l’amministrazione Obama – per fornire armi e soldi ai terroristi jihadisto in Siria. Una confessione clamorosa oscurata dai media.
L’Iran è il paese che è intervenuto in Siria in aiuto del Governo e dell’Esercito siriano per contrastare questo piano e per combattere i gruppi terroristi (ISIS e Al Nusra), dal primo momento per opporsi al tentativo di creare il califfato salafita in Siria e distruggere quel paese. Lo stesso Iran e le sue Guardie Rivoluzionarie sono state quelle che sono intevenute anche in Iraq per combatter l’ISIS con l’accordo del governo siriano. Ridicolo il tentativo di far apparire le forze iraniane come sostenitrici del terrorismo Un rovescaimento dei fatti evidente.
IRIB- La “designazione del Corpo di Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran (IRGC) iraniana come organizzazione terroristica viene definite dagli esperti politici come un regalo al regime di Netanyahu? Un suo commento al riguardo?
L.Lago-Chiaramente chi potrebbe trarre beneficio da questa designazione fatta da Trump? Alcuni prevedevani che gli Stati Uniti avrebbero forzato un incidente con l’Iran per aumentare le possibilità di Netanyahu alle urne. Probabilmente questa è stata la mossa preordinata da Trump che è stata sicuramente una vittoria per il primo ministro israeliano Netanyahu sotto elezioni. Come sempre l’Amministrazione Trump si muove sula base delle richieste di Israele in totale sudditanza al potere sionista interno ed esterno.
E l’America subirà certamente altre conseguenze da tale mossa. Come scrivono anche commentatori statunitensi. Gli USA hanno perso totalemte di credibilità anche con quest’utima mossa di Trump e con quelle precedenti ed il solco fra la politica USA e i paesi del M.O. diventa sempre più profondo. Lo dimostra il caso dell’Iraq e del Libano che si sono allontanati dalla subordinazione a Washington e cercano un percorso autonomo. L’Iraq ha ignorato le richieste degli ISA e ha incrementato i rapporti di cooperazione con l’Iran.
Anche l’Egitto, per quanto alleato formalmente, ha ultimamente ripudiato il piano della NATO araba con l’Arabia Saudita e si è avvicinato molto alla Russia.
IRIB- “Trump ha approvato il programma massimo di Netanyahu, compreso il riconoscimento di Gerusalemme al-Quds come capitale di Israele, l’annessione delle alture del Golan e l’incorporazione degli insediamenti ebraici nella West Bank come territorio israeliano. L’agenda sionista include anche l’abrogazione statunitense dell’accordo nucleare iraniano, l’imposizione di nuove sanzioni economiche contro l’Iran e la designazione dell’IRG come organizzazione terroristica “. Ma perchè tutto questo sostegno di Trump a Israele?
L.Lago -A mio avviso non si può spiegare questa sottomissione totale dell’Amministrazione Trump agli interessi espansionistici di Israele se non si analizza quella che è di fatto la situazione interna del potere negli USA, dove sempre più hanno preso piede il gruppo dei neocon evangelici ed ultra sionisti (come Pence e Pompeo) assieme alla forte influenza della potente lobby sionista dell’AIPAC che condiziona l’Amministrazione e buona parte del Congresso USA).
L’influenza di questi gruppi, con la loro visione messianica della Grande Israele, dell’avvento della nuova era, del nuovo Messia, della ricostruzione del Tempio, ecc.., è quella determinante e che è risultata comoda allo stesso presidente che si è appoggiato a questa per contrastare la campagna di denigrazione a cui è stato sottoposto dai democratici e gli scandali lanciati contro di lui (il Russia Gate, ecc..).
Questo spiega la serie di decisioni quasi incredibili che ha preso Trump prima sull’accordo del nucleare, poi su Gerusalemme, poi sul Golan Siriano, poi sulla Guardia Rivoluzionaria Iraniana come terrorista, fra breve annuncerà l’annessione della Cisgiordania per fare altro regalo a Netanyahu, il suo grande amico e compare, e sarà completo il programma.
In pratica la politica estera degli USA è pilotata da Israele anche in palese contrasto con gli interessi americani.
Per mettere fine a questa escalation di guerra da parte di usraele, basterebbe dare armi nucleari a Iran, Iraq, Syria e Libano questo creerebbe un equilibrio di forze in grado di mantenere la pace a lungo, e far rientrare usraele nei confini del 1947.