Covid-19. Una occasione unica per le misure di emergenza e di “controllo sociale”

di Luciano Lago
La psicosi scatenata per l’epidemia del Coronavirus (Covid-19) in Italia come in altri paesi non ha precenti che si ricordino a memoria d’uomo, un fenomeno mediatico di grande portata che assorbe tutti i discorsi e le informazioni trasmesse costantemente dai media.
Se si deve indagare su come sia nata l’epidemia, ci sono tante teorie sulla malattia del coronavirus quante sono le persone che ne parlano. È un virus naturale dicono alcuni. No, è un’arma biologica artificiale, dicono altri. È meno mortale dell’influenza normale . No, è peggio dell’influenza spagnola ! Proviene da un pipistrello volante, è una specie di AIDS !! Quante ne vuoi ne metti….
La realtà è quella che, pur non conoscendo la verità su cosa sia veramente questo virus o da dove provenga, il panico che ha fatto scatenare fra la gente è un fenomeno di massa che si presta a varie interpretazioni.
Questa psicosi di massa che si registra nei comportamenti del pubblico e che sconfina in un vero senso di angoscia e di paura, porterà delle conseguenze che saranno molto peggiori di quanto di male la stessa malattia possa causare. Facile previsione.
Come abbiamo rilevato più volte, un attacco di arma biologica (reale o artificiale) è la copertura perfetta per una serie di punti dell’ordine del giorno nella lista di azioni di controllo sociale da parte della elite di potere globale. Quanto più si scatena il panico fra la popolazione, tanto più si possono prendere misure che sarebbero impensabili in una situazione ordinaria. Una occasione così di certo non se la lasceranno scappare.
Non è quindi un caso che, proprio in questi giorni, siano stati varati dal Governo italiano (e presto da altri governi europei) una serie di misure eccezionali:
1) Sorveglianza e controllo senza precedenti della popolazione
Le misure vanno dall’obbligo della quarantena per quanti siano sospetti di probabile contagio al divieto di assembramenti pubblici, manifestazioni politiche, sindacali, artistiche, culturali, ecc…
Oltre a queste misure ci sono molti metodi di controllo e schedatura mediante strumenti innovativi come Skinet ed altre applicazioni tecnologiche che permettono di individuare gli evasori della misura di quarantena.
Non escluso l’utilizzo di droni volanti che possono identificare le persone che contravvengono ai divieti, telecamere che tracciano i movimenti, registrazione e controllo degli spostamenti di ogni persona mediante smartphone, carte di credito, tessere magnetiche ed altro. In aggiunta a questo ci sono la facoltà del governo di espropriare alberghi e strutture private per fornire alloggi provvisori per i soggetti in quarantena e il reclutamento obbligatorio di personale sanitario.
Il punto vero è quello di determinare se, quando tutto sarà finito, il governo accantonerà semplicemente queste tecnologie e sistemi o piuttosto se il controllo non verrà normalizzato.
Facile pensare che accadrà in modo analogo a quanto si era disposto per le misure di sicurezza imposte dopo l’11 Settembre negli aeroporti. Da misure eccezionali, i controlli a scanner, i metal detector, i divieti di portare liquidi, le ispezioni corporali, ecc.. sono divenute ormai misure ordinarie standard valide per tutti i viaggiatori.
Lo stesso sarà per le misure adottate in occasione del Coronavirus.
2) Un grande business per Big Pharma e l’OMS
Non è difficile scommettere su chi trarrà beneficio dal clima di emergenza determinato dall’epidemia: ovviamente i benefici andranno all’OMS e alle grandi corporation dei farmaci. . L’Organizzazione mondiale della sanità, ovvero l’organismo delle Nazioni Unite ha il compito di dirigere la salute internazionale e guidare la risposta alle preoccupazioni per la salute globale, l’OMS accresce sempre il suo potere sulla scia di ogni crisi.
Vale la pena osservare i precedenti che hanno riguardato l’epidemia di influenza suina e la diffusione del virus di Ebola , come anche la zika (il “vengue” in centro America) trasmessa da zanzare, allora l’OMS era guidata dal direttore generale Margaret Chan. Accadde proprio sotto il controllo di Chan, ricordiamo, quando l’OMS aveva dichiarato che l’epidemia di influenza suina del 2009 era una “pandemia globale”, una mossa che aveva innescato automaticamente miliardi di dollari di acquisti di vaccini da parte di vari governi. Si trattava di una palese speculazione finanziaria, tanto che, persino il Consiglio d’Europa è stato costretto a notare che i membri del consiglio dell’OMS che avevano fatto la dichiarazione di pandemia erano anche seduti nei CDA delle grandi case di produttori di vaccini che avrebbero beneficiato di quella decisione.
Come gli osservatori hanno rilevato, per il Covid-19, l’OMS sta giocando la mossa della dichiarazione di pandemia, sembra però che questa volta la sua motivazione è esattamente l’opposto. Nel 2017, la Banca mondiale ha emesso un’obbligazione da $ 425 miliardi a sostegno del suo meccanismo di finanziamento di emergenze pandemiche. Questo spiega , come alcuni dicono , perché l’OMS stia rifiutando di chiamare il coronavirus una pandemia, nonostante ne soddisfi abbastanza chiaramente i criteri. Dichiarare il Coronavirus un pandemia prima della scadenza delle obbligazioni, farebbe rimettere agli investitori il valore delle emissioni.

Attualmente chi dirige la OMS è un tal Tedros Adhanom Ghebreyesus, un politico e accademico etiope che, come osserva l’analista William Engdahl , è il primo direttore generale dell’OMS che non è neppure un medico. Questo Tedros è un biologo laureatosi ad Asmara, in Eritrea, dove ha ricoperto un ruolo pubblico come ministro della Salute sotto il regime di Mengistu e poi sotto la direzione del Primo Ministro Meles Zenawi.
Tedros ha avuto la fortuna di entrare in collaborazione con i Clinton e con la “Clinton Foundation” e la sua “Clinton HIV / AIDS Initiative” (CHAI). Come non bastasse ha anche sviluppato una stretta relazione con la Fondazione Bill e Melinda Gates. Come ministro della sanità, Tedros avrebbe anche presieduto il Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, che è stato co-fondato dalla Fondazione Gates. Tale Fondo globale è stato contrassegnato da scandali di frode e corruzione . Non è un caso che queste fondazioni sono i maggiori donatori dell’OMS e sono collegati ai complessi del Big Pharma dove si stanno elaborando gli studi per immettere sul mercato i primi vaccini contro il Covid-19.
Quello sarà un business da miliardi di dollari dove tutti i governi si stanno mettendo il lista per prenotare gli acquisti. Si può immaginare il profumo di miliardi che si respira negli uffici dell’OMS dei suoi addetti che non risulta siano dei “buoni samaritani” delle medicina internazionale.
Per non parlare di un altro effetto non secondario che la pandemia globale offre ai governi: un buon pretesto per militarizzare la Sanità Pubblica.
I governi possono, sulla base dell’emergenza, emanare leggi che consentirebbero loro di instaurare la legge marziale in caso di pandemia globale. Questo consentirebbe loro di mettere in quarantena e incarcerare i cittadini sospettati di infezione e permetterebbe al governo di somministrare qualsiasi farmaco (comprese le vaccinazioni) ritenuto necessario per arrestare la diffusione dell’infezione.

Non è una pura ipotesi ma è alla base di un progetto già inserito nella legislazione USA, si chiama “The Model State Emergency Health Power Act”. Si tratta di un atto legislativo che è stato redatto dal Center for Disease Creation (CDC). Il progetto conferisce al governo il potere di mettere in quarantena, obbligare alla vaccinazione obbligatoria e mobilitare i militari per aiutare ad attuare le procedure di emergenza ritenute necessarie per contenere l’epidemia.
Oltre a questo sarà possibile perseguire ed incriminare tutti coloro che diffonderanno notizie false o atte a turbare l’ordine pubblico e, in questa perifrasi, è contenuta qualsiasi forma di dissenso dalle misure di emergenza che potrà essere interpretata a discrezione dell’autorità.
Non sembra già in buona parte lo scenario a cui stiamo assistendo in questi giorni in Italia?
Attualmente anche la Gran Bretagna, la Francia, gli Stati Uniti e altri paesi stanno rispolverando i loro piani di emergenza e si stanno preparando per entrare nel sistema della legge marziale per “esigenze sanitarie” , naturalmente solo per quelle e, se lo dicono i governi al servizio della elite, ci possiamo ben credere.