Conte vuole comandare con i “pieni poteri” e il Parlamento sospeso

di Luciano Lago

Mentre l’Italia si trova in stato d’assedio per il coronavirus e l’esercito è per le strade, il Parlamento sospeso, disposizioni di emergenza limitano la libertà dei cittadini, il premier Giuseppe Conte, chiede “i pieni poteri”.
Non è infrequente che un premier (non eletto da nessuno) chieda i pieni poteri per poter esercitare il potere politico senza controllo: accade spesso nei paesi dell’America Latina, ultimamente è accaduto in Bolivia, in precedenza era accaduto in Honduras, ancora prima in San Salvador, a Panama ed in vari altri paesi ma in Italia questo era accaduto soltanto durante il Fascismo ed esattamente nel 1924 dopo il delitto Matteotti, quando Mussolini prese i pieni poteri e sciolse il Parlamento.

Carri armati per le strade a Palermo


Il fatto è senza dubbio anomalo e sembra chiaro che, in questo caso, viene scavalcata la costituzione che non prevede in alcun articolo che il presidente del Consiglio possa arrogarsi pieni poteri scavalcando il Parlamento e decretando da solo provvedimenti di emergenza.
Tuttavia nella attuale comportamento della classe politica al governo stiamo assistendo a una serie di sceneggiate come l’ultima vista in TV alle ore 23,20 di ieri sera, quando, dopo aver prima annunciato e poi smentito, rinviato per tre volte le sue importanti comunicazioni, alla fine è comparso in TV in diretta per annunciare l’ultimo decreto (una media di uno ogni 48 ore) con cui decide la chiusura di tutte le attività non essenziali.
Fra quelle essenziali che devono rimanere aperte ha citato i servizi pubblici, supermercati, rivendite alimentari, banche, poste e trasporti. Tutti gli altri come benzinai, pompe funebri, tabaccai, ecc., che non sono compresi nell’elenco sono nel forte dubbio se potranno rimanere aperti oppure no, visto che dettagli su questi non sono stati dati. Si è parlato anche di chiudere gli studi professionali fra cui i commercialisti e questo farebbe saltare il pagamento delle scadenze fiscali senza la disponibilità di un intermediario.
Nella confusione di questo periodo qualcuno si ricorda di come Matteo Salvini, quando gli sfuggì una frase con la richiesta per se stesso di pieni poteri, fu sommerso giustamente di critiche e di dileggio.

Il premier Conte è lo stesso che ha avanzato la proposta di utilizzare il MES, il famigerato fondo “salva Stati” per le necessità del momento, esponendo l’Italia ad un commissariamento della Troika con tutto quello che ne consegue. Un pieno potere per consegnare l’Italia agli avvoltoi della grande finanza.

Mai si potrebbe potuto immaginare che il Premier Conte (che era premier anche allora) arrivasse di fatto ad esercitare i pieni poteri e a richiederli formalmente per gestire l’emergenza.
Nessuna critica dalla sinistra e dai 5 stelle, quelli che accusavano di fascismo Salvini, nessuna eccezione dalla Corte Costituzionale, dal Presidente della Repubblica, tanto meno una richiesta di convocare il Parlamento.
Dove sono i “bella ciao”, quelli che si dichiaravano difensori della costituzione, della democrazia e dell’antifascismo?

Esercito a Milano Stazione Centrale


Tutto questo mentre le Tv e i grandi media diffondono nel paese la psicosi, trasmettendo in continuazione i cortei di camion militari che trasportano le bare delle vittime del virus e si gonfia a dismisura il clima di allarmismo e di divieti per i cittadini di uscire dalle proprie abitazioni, se non per esigenze urgenti.
Tutti scomparsi come per incanto come anche le ridicole “sardine” e i grandi censori dei media come i Roberto Saviano, i Fabio Fazio, le Boldrini, le Bonino e compagnia cantante.
Aspettiamo solo di svegliarci domani mattina e trovare i carri armati per strada.

Quello che gli altri non dicono

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