Con il pretesto di “combattere la droga”, gli Stati Uniti stanno spingendo le forze aeronavali verso il Venezuela

L’amministrazione americana continuerà ad accusare il presidente venezuelano Nicolas Maduro di traffico di droga al fine di ottenere un cambio di potere nella Repubblica Bolivariana.

Una dichiarazione in tal senso è stata fatta da Robert O’Brien, Assistente del Presidente per la Sicurezza Nazionale, durante un briefing alla Casa Bianca.

Alla vigilia, gli Stati Uniti e altri 22 Stati hanno lanciato un’importante operazione antidroga nell’emisfero occidentale. È interessante notare che gli Stati Uniti hanno spostato un cacciatorpediniere della Marina, le navi della guardia costiera e gli aeromobili nell’area di intervento.

O’Brien, a sua volta, ha sottolineato che l’operazione era diretta contro l’attuale governo del Venezuela. Secondo lui, l’operazione antidroga dovrebbe ridurre le entrate ufficiali di Caracas dal traffico di droga, presumibilmente ricevute da Nicolas Maduro e da altre autorità venezuelane.

Come riportato in precedenza da News Front, all’inizio dello scorso anno, l’attivista dell’opposizione venezuelana Juan Guaydo, con il sostegno degli Stati Uniti, si è autoproclamato “presidente” della Repubblica Bolivariana invece del capo dello stato eletto Nicolas Maduro.
Washington aveva riconosciuto immediatamente la legittimità di Guaydo, costringendo molti altri paesi a fare lo stesso. Tuttavia, dopo diversi inutili tentativi di attirare l’esercito al suo fianco e sobillare un golpe, Guaido non è mai stato in grado di prendere il potere nel paese.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha quindi deciso di seguire una strada diversa e ha accusato quindici rappresentanti di Caracas ufficiali, tra cui il Presidente Maduro, di traffico di droga. Inoltre, Washington ha persino assegnato una taglia per coloro che forniscano informazioni che consentano l’arresto degli statisti venezuelani.
La richiesta di Washington di celebrare nuove elezioni in Venezuela viene considerata assurda da Mosca, valutando che il paese (come tutti gli altri) si trova nel mezzo di una pandemia di Covid-19, così ha dichiarato la portavoce della cancelleria russa, maria Zajarova.
“Gli USA hanno come loro obiettivo approfittare della situazione epidemiologica in Venezuela per realizzare un colpo di Stato, nel paese” ha proseguito la portavoce.
“Vari paesi si basano sulla congiuntura politica per realizzare un golpe che porterebbe alla destituzione del presidente legittimo del paese e questo rimane nella mente di alcune forze politiche dell’Occidente”, ha dichiarato la Zajarova.
Queste dichiarazioni sono arrivate dopo che il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, ha presentato una proposta per formare un “governo di transizione” in Venezuela.
“Nel mezzo della pandemia del coronavirus e della moratoria sugli eventi politici in tutto il mondo, la proposta dell’Amministrazione Trump di realizzare elezioni nazionali in Venezuela crea una sensazione di assurdità assoluta”, ha manifestato la Zajarova.

La portavoce rusa Maria Zajarova


Nel frattempo gli Stati Uniti hanno bloccato una nave che trasportava medicinali e presidi sanitari destinati alla popolazione del Venezuela, suscitando le proteste del governo di Caracas che ha espresso la sua condanna per l’azione cinica e disumana dell’Amministrazione USA.
Da notare che anche il segretario generale delle Nazoni Uniute , Guterres, aveva richiesto l’annullamento delle sanzioni al Venezuela per motivi umanitari e per consentire l’invio di aiuti al paese sudamericano.


Nota: Sembra che la tutela dei diritti umani sia una questione che non possa riguardare i paesi che sono oggetto di assedio, sanzioni e minacce da parte degli Stati Uniti, come il Venezuela, la Siria, l’Iran, Cuba e lo Yemen. Al contrrio gli Stati Uniti utiizzano anche le epidemie per raggiungere i propri obiettivi di cambio di regime.
Nel caso del Venezuela risulta che ci sia una precisa volontà di Washington di prendere il controllo delle ingenti risorse petrolifere e minerarie di cui dispone il paese caraibico e questo spinge l’Amministrazione Trump ad azioni di forza mascherate da pretesti, come le accuse contro il governo venezuelano di collusione con il traffico di droga.

Fonti: RTY Actualidad – New Front

Traduzione e nota: Luciano Lago

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