Inserito alle 09:15h in
Geopolitica da Luciano Lago di Andrey Fediašin
In vista del vertice della NATO che si terrà in Galles il 4-5 settembre, i dirigenti dell’alleanza hanno esortato i membri europei a votare a
favore dell’ampliamento della “prolungata” presenza militare in Europa Orientale. Il Segretario della NATO, il danese Rasmussen, e il Comandante delle forze alleate in Europa, l’americano Philip Breedlove, hanno pubblicato sulle pagine dell’americano Wall Street Journal un articolo nel quale hanno cercato di motivare questa necessità.
La causa di tutto, ovviamente, è “l’aggressione della Russia contro l’Ucraina” e la minaccia di un’aggressione analoga contro la NATO. In via di principio, per le persone preposte alla direzione politica e militare dell’alleanza è abbastanza normale chiedere soldi e “hardware”, anche se dopo la disintegrazione dell’URSS e del Patto di Varsavia l’esistenza della NATO non ha più alcun significato storico. I due sono (ben) pagati proprio per trovare sempre nuove motivazioni e tenere a galla l’alleanza occidentale. Tuttavia, fino a questo momento avevano affrontato separatamente “l’incubo della Russia”. Il primo articolo congiunto significa che il disturbo ha raggiunto un nuovo grado di intensità.