di Ilaria Bifarini
Al via la seconda tranche di privatizzazione di ENAV, entro dicembre servono 3,5 miliardi. Nel totale silenzio dei media sta per consumarsi l’ennesima privatizzazione del patrimonio pubblico italiano. È arrivata nei giorni scorsi alla Cassa Depositi e Prestiti una
lettera da via XX Settembre affinché valuti l’opportunità di rilevare le partecipazioni di due società: una quota pari al 3,3% di ENI e una, più significativa, del 46,63% di ENAV. Quest’ultima società, per chi non la conoscesse, è l’ente nazionale di assistenza al volo, solo un anno fa passata al libero mercato tramite privatizzazione del 49% e successiva quotazione in borsa. Un vero successo secondo il ministro Padoan, nonostante la Brexit: la società fruttò alle casse dello Stato circa 800 milioni di euro destinati a risanare il debito pubblico, secondo la strada delle privatizzazioni indicata da Bruxelles.