Il dramma del Centro Italia sommerso dalla coltre bianca e scosso dal terremoto mentre l’Italia intera affonda sotto invasione africana e i ricatti dell’eurocrazia
di Luciano Lago
La metafora della tragedia italiana può ben essere rappresentata in questi giorni dal Centro Italia sommerso in una coltre bianca e devastato dal terremoto nelle sue case distrutte , nelle Basiliche crollate (come San Benedetto da Norcia), nella disperazione degli allevatori, dei piccoli imprenditori e delle comunità agricole.
Un povero paese l’Italia, ricco di Storia, di cultura e di energie ma lasciato andare alla deriva tra l’insipienza della sua classe politica e gli eventi epocali che si sono abbattuti sulla penisola.
Il pantano in cui è precipitato il paese si evidenzia in questi giorni nel panorama desolante offerto dall’abbandono del territorio indifeso davanti alle colamità naturali, dalla gente lasciata inerme di fronte ad una pianificata invasione arabo africana della penisola, dalla sovranità della Nazione svenduta dalla classe politica agli interessi dell’oligarchia europea e dei potentati finanziari transnazionali.