Caso MPS: un buon pretesto per il prossimo “commissariamento ” dell’Italia con l’intervento della Troika

di  Luciano Lago

Come sappiamo dalle notizie di stampa, nei giorni scorsi la BCE aveva  inviato una lettera alla Banca d’Italia per la questione Monte dei Paschi di Siena, rivedendo le necessità di ricapitalizzazione dell’istituto, la terza banca italiana. Al fine di  fornire un quadro in forma sintetica  della situazione, occorre sapere che, per causa di quella che è stata una vera e propria fuga dei correntisti, la liquidità a disposizione della banca è letteralmente crollata passando dai 12,1 miliardi del 30 novembre ai 7,7 miliardi del 21 dicembre. In pratica un esodo di massa dei piccoli risparmiatori da quella che era stata la più antica Banca d’Europa, affossata dalla gestione clientelare/ mafiosa del PD dei vari Prodi, D’Alema, Bersani e Mussari.

A questo punto la BCE , data la situazione, aveva valutato che i 6,6 miliardi previsti finora non fossero sufficienti ed il Securiti Board chiedeva una ricapitalizzazione dell’Istituto per ben 8,8 miliardi, molto più di quanto previsto finora.

Da notare che la stessa BCE era stata molto più accondiscendente e flessibile nei confronti della super indebitata Deutsche Bank, considerando che la Banca tedesca aveva un obbligo di capitalizzazione CET 1 del 10,76% . La BCE aveva quindi deciso di ridurre le richieste di capitalizzazione per il Cet1 della DB da 10,76% a 9,51%. In questo modo la banca tedesca ha ottenuto una maggiore flessibilità nel distribuire utili e, soprattutto, nel pagare i ricchi bonus per i propri dirigenti.

Ma c’è un altro aspetto che è molto più grave: Il governo Gentiloni il 20 Dicembre ha stanziato 20 miliardi per il salvataggio delle banche ed ha dichiarato che chiederà al Parlamento di poter alzare il debito pubblico per salvare le banche in difficoltà, naturalmente la priorità è stabilita per il Monte dei Paschi: anche le altre banche in difficoltà, fra cui, Veneto Banca, Popolare di Vincenza e Banca Carige, quasi sicuramete avranno bisogno di una iniezione di liquidità nei prossimi mesi.

Secondo le regole europee, l’intervento pubblico avrebbe dovuto prevedere anche la partecipazione di azionisti e obbligazionisti della banca. Non sembra tuttavia che l’appello ai risparmiatori abbia avuto successo e di conseguenza i debiti della MPS dovranno essere ripianati con denaro pubblico: ovvero con il denaro dei contribuenti che dovranno fare fronte alla mala gestione mafiosa del PD e dei suoi sodali ed ai mancati controlli della Banca D’Italia.
Come se non bastasse, non sembra scontato che la Commissione Europea possa approvare questa manovra. Tanto che, con atteggiamento da “i primi della classe”, i tedeschi ed in particolare il ministro delle Finanze tedesco ha espresso i propri timori circa il piano di salvataggio della terza banca italiana, il Monte dei Paschi di Siena, sottolineando che Roma deve attenersi alle regole europee (quelle che i tedeschi per primi non rispettano).

In sostanza si prevede che la Commissione Europea (CE), o per sollecitazione di Berlino , o perchè sarà lo stesso Governo a richiederlo, l’Italia dovrà attingere al Fondo Salva Stati (MES/ESM), quello a cui l’Italia ha contribuito generosamante apportando varie decine di miliardi dall’epoca del Governo Monti.

Vittime delle banche protestano

Vittime delle banche protestano

Diventerà quindi inevitabile il commissariamento dello Stato da parte della Troika ( Commissione Europea, BCE, FMI) e la soppressione definitiva di qualsiasi margine di manovra di cui ancora il Paese poteva disporre: in pratica annullamento totale di ogni sovranità residua.
Tutto questo nonostante che l’esito elettorale aveva reso evidente il netto rifiuto da parte della popolazione italiana al ridimensionamento dei diritti civili e sociali che avrebbe comportato la vittoria del sì e della riforma renziana della Costituzione.

Come sempre i governanti italiani eludono qualsiasi rilievo alla volontà popolare, come è loro consuetudine ( vedi referendum contro la privatizzazione dell’acqua ) in quanto agiscono su direttiva dei potentati economici e finanziari transnazionali.
In realtà possiamo supporre che, piuttosto che per una esigenza finanziaria, adottata come pretesto, l’eventuale richiesta italiana di accedere al Fondo ESM sarebbe funzionale alla finalità di ottenere, con una provvedimento della UE, quanto non si è riuscito ad imporre con la proposta di riforma costituzionale (quella patrocinata dalle grandi Banche come JP Morgan e similari).

Ne risulterebbe un governo di fatto commissariato e gestito sotto “tutela” dai potentati finanziari internazionali che procederebbe ad emanare provvedimenti di dura austerity, di riduzione di spesa sociale, con un piano devastante di privatizzazioni, di spese militari pro NATO, mediante aumenti di imposte, tagli alle pensioni, al sistema sanitario, ai dipendenti pubblici, di desertificazione della piccola e media impresa oltre che delle aree già depresse, con un abbassamento dei diritti sociali e del mondo del lavoro.

Risulta sempre più evidente che il governo italiano ha un’autonomia decisionale ridotta vicino allo 0 e che la gestione della politica europea si trova di fatto al di fuori dalle istituzioni europee in mano a lobby economiche e di potere, a consorterie massoniche, alla grande finanza.

La controprova di tutto questo è il sistema delle porte girevoli che consente ai funzionari della Commissione Europea (CE), una volta terminato il loro mandato, di accedere alle alte cariche delle grandi istituzione finanziarie. Sarà una “coincidenza fortuita” ma i commissari, quando terminano il loro mandato, ottengono prestigiosi incarichi da grosse multinazionali e da grandi banche o da organismi finanziari e questo fa capire come sia importante per i commissari prendere le decisioni “giuste” (quelle conformi agli interessi delle grandi lobby). Vedi: Le porte girevoli. La sfilata degli ex commissari europei.

L’ultimo (di una lunga serie) è stato il caso clamoroso di Manuel Barroso, ex presidente della CE, il quale, al termine del suo incarico, ha ottenuto la nomina a presidente non esecutivo e advisor del gruppo (Goldman Sachs), pur continuando a percepire i ricchi emolumenti dalla UE.
Uno dei tanti casi, che aveva indotto da Parigi la presidente del Front National Marine le Pen a scrivere che “non è una sorpresa per chi sa che la Ue serve alla grande finanza, non alla gente”.

6 thoughts on “Caso MPS: un buon pretesto per il prossimo “commissariamento ” dell’Italia con l’intervento della Troika

  1. Non capisco che fine abbia fatto l’assioma: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.”
    I soldi creati ex nilo dalla BCE che fine hanno fatto? Dove sono andati a finire?
    Ma se una banca come il MPS è disastrata come fa a prestare MILIARDI di euro al gruppo Marcegaglia anch’esso disastrato?
    Forse che due ammalati fanno uno sano?
    Ritengo che tutto questo caos sugli istituti di credito sia un siparietto allestito per fregare i soliti noti, leggi cittadini.
    Perché la BCE che stampa soldi a rotta di collo non ne assegna un pochi alla banca senese? Tanto non le costano nulla perché non serve materializzarli, sopra i 3000 euro è proibito in Italia scambiarli tra privati, è sufficiente che digiti sulla tastiera, ed il gioco è fatto.
    Lo starnazzare delle galline nel pollaio mi sembra uno scambio tra intellettuali se confrontato con i concetti stesi nell’articolo che ci ospita.

  2. Volevano fare la stessa cosa in Islanda… ma il popolo Islandese HA DETTO NO: Nell’Ottobre del 2008 falliscono le tre maggiori banche del Paese e vengono nazionalizzate dal Governo; COME DA PRASSI il Governo in bancarotta accetta GLI AIUTI per far fronte ai debiti… 3,5 miliardi di debiti che intende chiedere agli Islandesi con una manovra fiscale da 100 Euro al mese a famiglia per 15 anni; ma alla socializzazione del debito l’Islanda RISPONDE DI NO… 14 settimane di manifestazioni portano alle dimissioni del Governo, a anuove elezioni, e ad un Referendum… con il 93% dei voti l’Islanda decide di NON PAGARE i debiti contratti da BANCHE PRIVATE nei confronti di altri privati!!!
    CAPITO!!! I cittadini Islandesi HANNO DECISO di non pagare niente alle banche… ZERO… ANZI HANNO ARRESTATO I BANCHIERI ED I BROKERS CHE HANNO FATTO SPECULAZIONI RISCHIOSE!!!
    Hordur Torfason: E’ come un ladro che ruba tutto e poi ti manda pure il conto… e noi diciamo NO, voi pagate, i ladri devono pagare ed assumersi le loro responsabilità!

    1. Salve, Buone Feste, quello che scrive è la verità, su di quanto un popolo unito e solidale
      nonché deciso riesca a fare ed ottenere, l’Islanda è risanata, pochissimo ho letto o
      ascoltato nei vari notiziari su questo argomento,meglio farlo passare sotto silenzio,
      meglio non fare sapere al popolo Italiano che esistono altri modi per uscire dalle crisi
      che non siano la Troika e soci; una mera considerazione: il popolo d’Italia non è il popolo
      d’Islanda purtroppo, e, da un popolo sottomesso di una nazione sottomessa non ci si può
      certamente aspettare un scatto di orgoglio…..

  3. Un “protocollo” di misure antipopolari come per la Grecia? O peggio?
    L’ipotesi del governo commissariale prende corpo, come rileva giustamente Luciano Lago.
    Io lo attendo (non perché masochista, bene inteso!) da molto tempo, come logico esito della sequenza di governi Quisling, da Monti al Renzi bis.
    Infatti, l’ipotesi potrebbe materializzarsi dopo Gentiloni, controfigura di Renzi, che sarebbe l’ultimo piccolo Quisling.
    Abbiamo ancora qualche struttura produttiva appetibile, risparmi in banca e proprietà immobiliari. Tutto questo ci deve essere tolto.
    Lo vuole il Mercato!
    In Italia sarà più facile perché i collaborazionisti dominano e non esiste una vera opposizione.
    Eventuali manifestazioni spontanee e violente di una parte della popolazione, non ancora completamente idiotizzata, saranno facilmente represse …
    Il 2017 è alle porte.

    Cari saluti

    Eugenio Orao

  4. Propongo il seguente articolo ad integrazione del mio commento.

    “In Utopiachat Paolo Merlo scrive:
    L’errore di fondo è vivere dentro Matrix applicando la logica del mondo reale.
    Prendiamo l’esempio di MPS, si ritiene che la banca sia insolvente perchè ha patrimonializzazione insufficiente.
    Insufficiente a che?
    MPS, come ogni altra banca, crea denaro dal nulla, lo presta, su quel prestito applica interessi che sarebbero il suo guadagno e se il prestito non viene restituito deve compensare con la propria patrimonializzazione.
    MPS non ha avuto restituiti i prestiti e allora che si fa?
    Un altro ente, lo Stato, inietta denaro reale?
    Macchè, fa come ha fatto MPS, crea dal nulla denaro che non possiede, lo imputa a debito e risolve la questione.
    Già, debito… comprato da chi, garantito da che?
    Comprato dalla BCE. Come?
    Non ci credereste, con altro denaro creato dal nulla! Garantito da chi?
    Dai beni dei Paesi aderenti all’Unione Europea.
    Proviamo a ricapitolare:
    MPS crea denaro dal nulla, lo presta e non gli viene restituito, la patrimonializzazione è insufficiente quindi dovrebbe fallire, interviene lo Stato creando anch’esso denaro dal nulla attraverso il debito, debito acquistato dalla BCE che a sua volta crea denaro dal nulla, garantito dagli stati aderenti.
    Ma gli stati che non garantiscono il proprio debito come possono garantire lo stesso debito una volta entrato nei bilanci della BCE?
    Grazie alla mutua garanzia di tutti gli stati europei?
    Ma no, non esiste il debito europeo, ma solo il debito dei singoli stati.
    Allora perchè il denaro creato dal nulla dalla BCE vale più del denaro creato dal nulla dello Stato Italiano e perchè il debito creato dal nulla dallo Stato Italiano vale di più del denaro creato dal nulla da MPS?
    E’ sempre e comunque denaro creato dal nulla, senza che ci sia una reale garanzia reale sufficiente a coprire il debito e se c’è non puo essere monetizzata/facilmente monetizzata in modo da rappresentare una reale garanzia per il creditore.
    Creditore poi, creditore di denaro inesistente, come se dovessimo garantire con beni reali il prestito di denaro inventato.
    Quindi cosa rende il denaro creato dal nulla dalla BCE migliore e più sicuro del denaro creato dal nulla dallo Stato Italiano? E cosa rende il denaro creato dal nulla dallo Stato Italiano migliore e più sicuro del denaro creato dal nulla da MPS?
    E, infine, cosa rende il denaro creato dal nulla da MPS migliore e più sicuro il denaro creato dal nulla da Totò e Peppino De Filippo nel film “La Banda degli Onesti”?
    La fiducia? Si, forse la fiducia.
    La fiducia in che?
    La fiducia nella possibilità/capacità dello Stato Italiano di saccheggiare i beni privati dei suoi cittadini per far fronte ai suoi debiti e la fiducia nella possibilità/capacità della BCE (e della Troika che presterà altro denaro creato dal nulla allo Stato Italiano) di saccheggiare i beni dello Stato Italiano per far fronte ai suoi debiti che, questi si, qualcuno in qualche modo deve/dovrebbe restituire.
    BCE che ben sa che il suo compito è Mission Impossible e proprio per questo cerca in tutti i modi di alimentare inflazione, ma ormai è chiaro anche alla BCE che inflazione non ce n’è, anzi la sua azione inflattiva se non produce inflazione rischia però di produrre all’improvviso una incontrollata iperinflazione, con tutto quanto ne consegue.
    Ma torniamo alla nostra vicenda di MPS, cosa fanno di diverso lo Stato Italiano e la Banca Centrale Europea rispetto a quello che fa MPS?
    Niente, proprio un bel niente, fa esattamente la stessa cosa.
    Quello che cambia è la credibilità dell’azione svolta.
    Si capisce ora l’importanza della credibilità?
    MPS è morta e per salvarla deve intervenire lo Stato Italiano, che però non è credibile e dovrà ricorrere all’aiuto europeo attraverso le sue istituzioni BCE e Troika, creando debito che non potrà restituire, in sostanza si appresta a ripercorrere la stessa strada fatta già da MPS, ma più in grande, come in un sistema frattale.
    E come MPS a seguito di questo comportamento perderà la propria autonomia, lo stesso accadrà allo Stato

    Abbandonato il gold standard, la moneta non conta e non vale più nulla, conta la fiducia che si ha nell’emittente, fiducia nella forza economica, geopolitica, anche militare oppure, come nel caso italiano, predatoria dello stato sui suoi cittadini.
    Cazzo ci sarà da gioire sul salvataggio di MPS? Mah…
    Diverso sarebbe se a creare denaro dal nulla fosse una entità italiana, invece ricorreremo alla BCE ed alla Troika: svenduti in cambio di niente.”

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