Bombardamento statunitense in Afghanistan lascia sul terreno 30 vittime civili
Dozzine di civili hanno perso la vita in un recente bombardamento americano avvenuto nella provincia di Herat, nell’Afghanistan occidentale
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa afghana Khaama Press, sabato, in un attacco delle forze USA, effettuato mercoledì scorso nella città di Shindand, sono morti almeno 30 civili. Inoltre, sono stati uccisi anche 38 dissidenti del gruppo armato talebano, alleati del governo.
I media afgani hanno sottolineato che i leader tribali nell’area chiedono un’indagine sull’incidente e chiedono spiegazioni all’esecutivo afgano ed al comando della NATO per la morte degli innocenti.
Il viceministro dell’interno per la sicurezza, il generale Joshal Saadat, a sua volta, ha assicurato che è in corso un’indagine, avvertendo che “è ancora troppo presto per sapere cosa è realmente successo”. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno denunciato che si è trattato di un attacco coordinato con le forze di sicurezza.

Tra quelli uccisi c’è il Mullah Nangialai, un dissidente talebano contro gli insorti. “Il mullah Nangialai guida una fazione divisa dei talebani che combatte dalla parte del governo e temiamo che il governo afgano stia sistematicamente uccidendo coloro che lasciano la guerra” , ha detto a Khaama Press un leader tribale, Tur Mohammad Zarifi .
Dati delle Nazioni Unite riportano di 100 mila vittime civili nella guerra afgana dal 2009.
Le Nazioni Unite sollecitano la fine della guerra in Afghanistan che ha causato oltre 100.000 vittime civili, tra cui morti e feriti, negli ultimi 10 anni.
Da parte sua, il governatore di Herat, Abdul Qayum Rahimi, ha indicato che l’attacco aereo è molto complicato per i danni collaterali che provoca e che il governo è responsabile della risposta alla popolazione.
Nel 2001, con il pretesto della “lotta contro il terrorismo”, ebbe luogo l’invasione dell’Afghanistan da parte della Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), guidata dagli Stati Uniti. Paradossalmente, dopo 18 anni di guerra, l’insicurezza continua a regnare in gran parte del territorio afghano e ha aiutato l’espansione di gruppi estremisti, come l’ISIS (Daesh, in arabo).
Un rapporto pubblicato lo scorso ottobre ha annunciato che nel terzo trimestre del 2019 era stato stabilito un record, con 1174 civili uccisi e 3139 feriti, la maggior parte dei quali erano bambini e donne.

Non si contano nel paese gli attacchi con i droni che causano la morte di civili innocenti. L’ultimo attacco di droni statunitensi ha ucciso 8 civili afgani, compresi alcuni bambini.
Da parte sua, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha rivelato in aprile che gli attacchi statunitensi contro l’Afghanistan sono risultati più mortali per i civili rispetto agli attacchi effettuati dai gruppi ribelli come i talebani.
https://www.hispantv.com/noticias/afganistan/446790/eeuu-civiles-muertos-ataque-taliban
Fonte: Hispan TV
Traduzione: Luciano Lago
Assassini !!!
è sempre Gorla, è sempre FOGGIA.
Noto oggi che mentre si da uno spazio enorme ad una piccola manifestazione a Teheran contro il regime che, se l’ambasciatore britannico ha detto il vero, era stata pubblicizzata come veglia per i morti nel disastro aereo di 5 giorni fa’, questa notizia semplicemente non esiste.capisco che le migliaia di morti causati dalle democratiche e portatrici di libertà bombe usa sono solo effetti collaterali ma almeno ditelo.