Blinken Nega che Kabul sia come Saigon

Le persone si aggrappano ai carrelli di atterraggio dei jet che decollano (e cadono fino alla morte) – Anthony Blinken: “Questa non è Saigon”, dice.
Ha ragione, questo è cento volte peggio di Saigon. Saigon ha resistito per altri 3 anni dopo il ritiro dell’esercito americano

Senza parole.

Solo per dire cautela. Forse non vuoi davvero vederlo.

Tutto sta accadendo allaeroporto di Kabul con la gente disperata che si agrappa ai carrelli degli aerei

Blinken nega l’evidenza. Se gli Stati Uniti avessero il tipo di governo di coalizione parlamentare che è la norma in Europa, questo sarebbe un evento di dimissioni automatiche.

Che casino.

Il modo più disfunzionale e umiliante di ritirarsi che puoi immaginare. (D’altra parte, questo dovrebbe dare all’Impero la “Sindrome del Vietnam” per almeno 6 o 7 minuti.)

Nota: La sconfitta e l’umiliazione degli Stati Uniti in Afghanistan rimarrà nella Storia ed allo stesso modo la goffa incompetenza e la stupida tracotanza dei personaggi come il segretario di Stato Antomy Blinken.

Fonte: Anti Empire

Traduzione e nota: Luciano Lago

7 thoughts on “Blinken Nega che Kabul sia come Saigon

  1. nè cinema, nè radio, nè televisione, nè calcio, nè internet, nè telefonini, nè musica, nè calcio, e per le donne guardare il mondo da attraverso una rete. L’Islam Sunnita non è questo. Mai meglio un governo filoameric ano, ma quì si è passati da una barbarie ad un’altra

  2. Nel mondo reale, gli eventi non sono mai completamente positivi o completamente negativi. Per decidere se gioirne o rammaricarsene, occorre fare un bilancio tra il pro e il contro. La presa del potere in un qualunque stato da parte di un’organizzazione islamica estremista, dal mio punto di vista, non è mai una buona cosa. D’altra parte, la plateale sconfitta del più grande esercito della galassia, mi pare un’ottima notizia. Soprattutto se si tiene conto che tale meraviglia ci occupa da oltre 70 anni e ci ha costretti, contro tutti i nostri interessi, a inviare un costosissimo corpo di spedizione in Afghanistan. Il bilancio della caduta di Kabul mi pare dunque largamente positivo. La prima buona notizia di un certo rilievo dallo scoppio della pandemia a questa parte. Il fatto che Blinken neghi il parallelismo con la caduta di Saigon, aggiunge una certa soddisfazione: se ciò fosse vero, perché mai sentirebbe il bisogno di negarlo?

    1. Dire analogia più che parallelismo.
      Analogia…. del resto di analogico nel mondo iperdigitalizzato sono rimaste solo le iperbole grottesche della narrazione di regime pronta a qualsiasi contorsionismo servile

    2. non esiste l’Islam estremo, sono stati creati salafiti e wahhabiti, di cui i taleb ani fanno parte, che non sono musulmani, ma giudeizzati al servizio della democrazia. Un Musulmano non sarà mai democratico

  3. Un musulmano estremista, così come un cristiano estremista, è uno che ci crede sul serio e tenta di seguire alla lettera i precetti della sua religione. L’esperienza insegna che ci sono frotte di persone che si dicono cristiani o ebrei e, in misura minore, musulmani che non hanno questa credenza assoluta, né desiderano applicare davvero i relativi precetti. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare applicando una logica formale ( o ci credi, o non ci credi, tertium non datur), in religione si può credere un poco, ma conservare dei dubbi, applicare certi dogmi e scordarsi di altri, crederci quando è comodo farlo, non crederci quando è scomodo, eccetera, eccetera.

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