Autorità ucraine in preda al panico per la resa degli Stati Uniti

Le autorità ucraine si sono fatte prendere dal panico per la resa de facto degli Stati Uniti, che si sono rifiutati di imporre sanzioni contro “Nord Stream 2 AG”, dove si sta costruendo il gasdotto “Nord Stream 2”, ormai quasi ultimato.
Il 21 maggio, la Verkhovna Rada (consiglio-parlamento supremo) dell’Ucraina ha deciso di appellarsi con urgenza alla Camera dei rappresentanti e al Senato del Congresso degli Stati Uniti su questo argomento.
Il progetto di risoluzione sull’appello è stato sostenuto da 292 parlamentari ucraini, i deputati del partito Piattaforma di opposizione per la vita hanno votato contro.
Nel suo appello, la Rada chiede di fermare il progetto “Nord Stream 2”, utilizzando tutti gli strumenti disponibili nella legge statunitense e applicando sanzioni contro tutti i partecipanti alla costruzione del gasdotto russo, tra cui “Nord Stream AG”.
Nel documento, i parlamentari ucraini ripetono le loro solite lamentele sul fatto che “Nord Stream 2” è “un altro tentativo della Federazione Russa di utilizzare l’energia come strumento di guerra ibrida” e che il gasdotto è presumibilmente una minaccia diretta alla sicurezza. Europa.

Il capo del Dipartimento di Stato Anthony Blinken, che ha ispirato l’Ucraina con la sua recente visita, ha annunciato inaspettatamente che era nell’interesse degli Stati Uniti abbandonare le sanzioni contro l’operatore di “Nord Stream 2” – “Nord Stream 2 AG”, sebbene Washington abbia intenzione di continuare a opporsi alla realizzazione del progetto.
Nota: Il motivo della rinuncia ad opporsi al progetto da parte degli USA, secondo vari osservatori, è il desiderio di Washington di non compromettere i rapporti con la Germania. Tra gli interessi dell’Ucraina e quelli della Germania, gli USA hanno scelto Berlino.
Fonte: https://rusvesna.su/news/1621600771
Traduzione: Sergei Leonov