Inserito alle 23:28h in
Attualità da Redazione di Marco Della Luna
Il fenomeno “Matteo Renzi” ha comportamenti di notevole rilevanza per lo psicologo e lo psichiatra, anche se non necessariamente di rilevanza clinica. Partiamo del suo ormai famoso discorso in “inglese” di 30′ a braccio a Venezia (
vedi Matteo Renzi e l'Inglese ), davanti a un pubblico internazionale. Diversi siti lo hanno ripreso e rilanciato perché ridicolo nella sua goffaggine e inadeguatezza, col suo inglese inventato sul momento e pronunciato in toscano. Un sito
The Matteo Zone riporta il giudizio di una istituto per la lingua inglese che, dopo avere ascoltato qualche minuto di Renzi che parla, lo ha classificato, ai fini dell’insegnamento, nella classe dei principianti.
Visionare fino in fondo questa sua prestazione pubblica ci ha creato disagio e imbarazzo. Non potevamo credere che un premier, soprattutto nella posizione di presidenza dell’UE, si esponesse in un tale modo, coinvolgendo il Paese che rappresenta. Una persona normale è portata a pensare che mai si esibirebbe in quel modo, a meno che fosse un buffone e lo facesse per suscitare ilarità, ma questo non era il caso. Renzi non fa il buffone. Non cerca di far ridere. Fa sul serio.