Inserito alle 21:47h in
Opinioni ed analisi da Redazione di Eugenio Orso
“Il numero di persone a rischio di povertà potrebbe rimanere nel 2020 vicino a 100 milioni. E’ uno scandalo per l’Unione Europea che è la prima potenza economica del mondo. Accettare questo è inconcepibile“. Lo ha detto Laura Boldrini, presidente della Camera nell’intervento alla Conferenza sulla Carta Sociale Europea. (ANSA – Torino, 18 ottobre, ore 13:34)
In prima battuta, prima di entrare nel merito della questione, si potrebbe ben dire “da che pulpito viene la predica”!
Trattandosi della Boldrini, che rappresenta le istituzioni di un paese asservito alla troika, la denuncia suona di moneta falsa, ha un che d’ipocrita ed è assolutamente manierista. Infatti, Boldrini è un prodotto della sinistra più moderna, infame e mercenaria, che per sopravvivere ai grandi cambiamenti dell’ultimo ventennio si è messa al servizio delle élite neocapitaliste. Di tanto in tanto, ne denuncia i crimini guardandosi bene, però, dall’indicare i colpevoli. Se l’unione europoide, con le sue politiche economiche improntate all’assoluto rigore, è responsabile di questa grande ondata di povertà nel vecchio continente, la Boldrini dovrebbe essergli ferocemente avversa. Eppure le cose non stanno in questi termini, perché l’”europeismo” invasivo della sinistra, adoratrice del feticcio sopranazionale, riemerge sempre e così la devozione nei confronti dei padroni e della loro unione finanziaria-elitista.