Inserito alle 22:49h in
Opinioni ed analisi da Redazione di Eugenio Orso
Non mi voglio addentrare, in questa sede, nell’insidioso labirinto delle definizioni di democrazia, né intendo scomodare la filosofia, in particolare quella politica, ma è chiaro che esiste un legame fra democrazia, pluralismo e ideologie ed è proprio su questo punto, molto delicato e controverso, che intendo fare un po’ di chiarezza. Naturalmente a modo mio.
Per la verità, il discorso sulla democrazia e sulle ideologie in rapporto al pluralismo si lega indissolubilmente a quello sul potere. L’obiettivo di ciascun conflitto, politico, sociale, militare, è sempre il potere, effettivo e non apparente. Un potere che esclude le masse, nonostante la retorica del sistema, nelle cosiddette democrazie occidentali, nate dal (malsano) connubio fra democrazia, quale sistema di governo con originari contenuti rivoluzionari, e ideologia liberale di matrice borghese. A tale proposito, conviene citare Luciano Canfora, secondo il quale la sopraggiunta sfiducia nel voto, nel suffragio elettorale a tutti concesso, nelle stesse rappresentanze parlamentari di natura elettiva, deriva dal convincimento che il potere risieda altrove: “Il vero potere sarebbe altrove, alieno all’esporsi al suffragio degli elettori (preferendo, come disse anni addietro un autorevole banchiere, il <<suffragio dei mercati>>).” [Luciano Canfora, La natura del potere, Laterza, 2009]