Inserito alle 21:25h in
Opinioni ed analisi da Redazione di Marco Della Luna
Notoriamente, se un’affermazione, per quanto falsa, viene ripetuta decine di migliaia di volte soprattutto dalla Tv, alla fine la gente la sentirà come vera. Sfruttando tale principio, i regimi inculcano così dogmi, insiemi di dogmi, costituenti un senso comune artificiale, utile alla gestione del corpo sociale, a far accettare alla gente come giustificate le operazioni che si compiono sulla sua testa, sulle sue tasche, sulla sua vita, sui suoi diritti. Ma anche sulla società come tale.
Un senso comune che produce quindi consenso (legittimazione democratica) e ottemperanza popolare (compliance).
I dogmi riguardano soprattutto l’economia, la legittimazione del potere, l’interpretazione e la valutazione della storia. Chi osa uscire criticamente dal recinto dei dogmi e della dialettica consentita tra i paletti, viene etichettato come antagonista, estremista, antisociale, populista, eccetera, e viene delegittimato culturalmente, emarginato – finché i fatti e le realtà censurate non rompono l’incantesimo del sistema dogmatico.