Antonio Terrenzio
Il massacro operato da due terroristi islamici a colpi di Kalashnikov sulla redazione ed il direttore del giornale satirico Clarlie Hebdo, colpevole di aver pubblicato alcune vignette che ironizzavano sul Profeta, gettano la Francia e l’Europa in uno stato di shock per l’efferatezza e la crudelta’ del gesto.
All’indomani della strage, il cui è bilancio di 13 morti e 11 feriti tra giornalisti e semplici malcapitati, lo sdegno e la rabbia si levano all’unisono sui maggiori quotidiani europei ed italiani: l’Europa non puo’ assistere inerme e passiva a tali atti di brutalita’ e violenza che, mettono in discussione la sua civilta’, i suoi valori, la sua sicurezza ed il diritto elementare della liberta’ di espressione. Tale coro era prevedibile se non addirittura atteso, da coloro che nutrono verso i popoli arabi e l’Islam in generale, un sentimento di rifiuto quando non di aperto disprezzo. Dalle pagine del Giornale.it, quotidiano che seguiamo maggiormente, sono diverse le voci e le opinioni, ma quasi tutte convergenti, nel ritenere l’ attentato una dichiarazione di guerra al nostro stile di vita ed ai nostri principi, cosi’ il pur bravo, molto meno in questa circostanza, Gianpaolo Rossi, che sul suo blog, scrive: “E’ Guerra!”.