Anche Hitler utilizzò le armi chimiche però non tanto come gli USA

di David Romero

Noi non abbiamo mai usato armi chimiche neppure nella seconda Guerra Mondiale. Perfino qualcuno molto disprezzabile come Hitler non si è abbassato all’uso di armi chimiche”, così aveva dichiarato Sean Spicer come portavoce della Casa Bianca.

Non è strano che ci sia stata una immediata indignazione internazionale – ed il peso della Storia-che abbiano obbligato Spicer a rettificare le sue affermazioni. Tuttavia il problema non si limita a che la sua dichiarazione sia insensibile ed inappropriata come lui stesso ha ammesso, si tratta piuttosto del fatto che ha proferito  menzogne storiche certamente importanti e soprattutto che provengono da una istituzione la cui legittimità per stabilire giudizi morali sull’uso di armi chimiche, risulta  piuttosto dubbia.

Gli Stati Uniti d’America non hanno alcuna legittimità per dare lezioni di etica o di morale nell’uso di armi proibite come dimostra la loro Storia.


Si dovrebbe iniziare con una precisione concettuale: le armi chimiche sono quelle che utilizzano le proprietà tossiche di alcune sostanze per uccidere, ferire o mettere fuori combattimento un nemico. Si differenziano dalle armi convenzionali o armi nucleari, perché i loro effetti distruttivi non sono in primo luogo a causa di una forza esplosiva, ma per causa degli effetti tossici o inquinanti. Ci sono diversi criteri di riferimento, e l’uso a volte offensivo di organismi viventi (come il Bacillus anthracis, agente responsabile per l’antrace come arma biologica, piuttosto che come arma chimica, ma in base alla Convenzione sulle Armi chimiche del 1993, si considera chimica a qualsiasi arma tossica, indipendentemente dalla sua origine, se non per essere utilizzata per scopi consentiti.

Portavoce Casa Bianca

L’Olocausto Vietnamita : Il Napalm e l’Agente Arancio

Non v’è alcun dubbio che Hitler usò agenti tossici e per sterminare la popolazione ebraica, e quindi le dichiarazioni Spicer  non hanno senso, per quanto successivamente corrette, e  si corre il rischio di essere profondamente ipocriti: “Gli Stati Uniti hanno usato agenti chimici durante la seconda guerra mondiale su piccola scala, in modo  massiccio  nella guerra del Vietnam” sostiene Adriana Collado, esperta di storia degli Stati Uniti, in un breve articolo in merito, che rileva inoltre che l’esercito nordamericano usò “il napalm usato per la prima volta nella seconda guerra mondiale, sia in Europa che nel Pacifico così come nella guerra di Corea. Ma dove è stato utilizzato molto di più è stato in Il 60 % delle vittime vietnamite ha subito ustioni di primo grado.”

Per quanto riguarda l’uso del cosiddetta ‘Agente arancio’, Collado ricorda che “gli Stati Uniti gettarono l”Agente arancio’ nei boschi e nei campi del Vietnam, Laos e Cambogia, per rimuovere la vegetazione ed esporre così il nemico. Hanno anche distrutto i campi che erano mezzi di sussistenza per militari e civili. 43 milioni di litri sono stati gettati, che copre il 24 per cento del sud con veleno”. L’Agente Arancio contiene diossina, un componente estremamente aggressivo e altamente tossico, che può causare varie malattie e disturbi genetici.

L’utilizzo di armi proibite  in Iraq

Dopo il conflitto tra Iran e Iraq (1980/1988) troviamo di nuovo l’Esercito USA coinvolto in un massacro attuato con agenti chimici letali. Il 16 marzo del 1988 l’Iraq realizzò un attacco con gas nervino contro la città di Halabja, controllata allora da truppe iraniane e guerriglieri curdi alleati con Teheran. L’Iraq contava allora con l’appoggio USA e questi ufficializzarono la versione che le morti si erano prodotte accidentalmente quando gli iraniani maneggiavano questi agenti chimici. secondo i documenti del Dipartimento di Stato USA.

Falluja (Iraq) devastata da bombardamenti al fosforo bianco

Pochi anni dopo la guerra con l’Iran, il rapporto tra gli Stati Uniti e l’Iraq peggiorò notevolmente, ma l’uso di armi chimiche come l’azione militare degli Stati Uniti era ancora in vigore. Tra le rivelazioni fatte da Wikileaks e diversi rapporti medici indicano che gli Stati Uniti utilizzarono agenti chimici come il fosforo bianco o uranio impoverito nei loro attacchi contro Fallujah nel 2004. Inoltre, c’è stata una drammatica crescita di malattie genetiche nei bambini in quella regione.
Infatti, il tasso di malformazioni attribuito a questi bombardamenti è il 15% della popolazione della città, che supera in proporzione al tasso di difetti genetici causati dalle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

Esperimenti e altre aberrazioni degli USA

Gli attacchi tossici degli Stati Uniti non si limitano al campo militare. Esperimenti medici, studi scientifici e test militari consistenti nella manipolazione di sostanze tossiche sono costanti nella storia del paese.

Tra il 1946 e il 1948, Stati Uniti d’America hanno condotto un esperimento in cui migliaia di persone provenienti da Guatemala sono state infettati intenzionalmente con sifilide e gonorrea a loro insaputa. Questi test sono stati approvati dal governo del Guatemala e non sono stati pubblicamente noti fino al 2003. Hillary Clinton ha dovuto scusarsi ufficialmente.

Nel 1931 un altro fatto incredibile è avvenuto: un medico di nome Cornelius Rhoads ha ricevuto dalla Rockefeler per condurre una serie di esperimenti a Portorico. Parte di questa macabra ricerca consisteva nell’infettare centinaia di cittadini con le cellule tumorali. Tredici di loro morirono.

Contro il proprio popolo

Gli statunitensi stesi sono stati vittime, in diverse occasioni, dell’uso di elementi chimici e tossici da parte del loro governo.

Va ricordato a questo proposito un esperimento macabra effettuata nel 1932: il “Tuskegee Experiment”. Anche se non si trattò di attacco chimico, ma di un’omissione scandalosa e di manipolazione delle informazioni completamente indegna, probabilmente anche Sean Spicer stesso avrebbe riconosciuto che questa pratica era “insensibile e inappropriata”. I medici finanziati dal governo degli Stati Uniti realizzarono esperimenti a Tuskegee, Alabama, mirati a studiare la naturale progressione della sifilide senza l’aiuto di un trattamento. Nel corso di 40 anni, 399 pazienti sifilitici, la maggior parte poveri, neri e analfabeti, credeva di essere assistito gratis mentre in realtà non ha ricevuto nessun trattamento e non sapeva nemmeno di avere la sifilide.

Allo stesso tempo, i medici stavano monitorando il loro stato di salute per vedere se c’erano casi di auto-guarigione della malattia. Alla fine dello studio, solo 74 persone dei pazienti erano ancora vive, mentre 28 pazienti morirono direttamente a causa della sifilide, altri 100 sono morti per complicazioni legate alla malattia, 40 mogli dei pazienti sono state infettate e 19 bambini sono nati con sifilide congenita.

In considerazione di quanto sopra esposto qui, è almeno molto strano ascoltare il portavoce della Casa Bianca riferirsi all’uso di armi chimiche come talmente aberrante che neanche “qualcuno tanto spregevole quanto Hitler” farebbe. È come se Spicer si rivolgesse a un pubblico che ignora completamente la storia contemporanea, ovvero un insulto all’intelligenza. La verità è che Hitler resta spregevole per l’uso di armi chimiche, sistematico e brutale. Tuttavia, l’uso di armi chimiche da parte degli Stati Uniti non è da meno.

Fonte:  Diario de Octubre

Traduzione: Alejandro Sanchez

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