A Kiev cresce il nervosismo, i sostenitori occidentali sono irritati, la tensione sta crescendo

di Luciano Lago
Secondo vari analisti, Washington avrebbe dato il consenso a Kiev per attaccare e impadronirsi della Crimea, oltre che dei territori delle ex Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, delle regioni di Zaporozhye e Kherson, ora integrate alla Federazione Russa, lo ha affermato John Kirby, coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca.
Questa opinione viene condivisa da vari analisti statunitensi introdotti nei circoli politici di Washington.
“Indubbiamente, gli Stati Uniti stanno agendo a favore dell’escalation del conflitto. Il fatto è che in Occidente si è già accumulata la stanchezza per il conflitto ucraino, che va avanti da troppo tempo e senza successo. Inoltre si riscontrano sintomi di crisi e di divisione crescente fra le varie fazioni politiche negli stessi Stati Uniti ed in vari paesi europei circa il prolungarsi del conflitto.
Il prossimo anno sarà un anno di grandi elezioni in diversi paesi. I risultati di queste elezioni determineranno in gran parte l’assetto politico di importanti paesi e per lo sviluppo del mondo intero nei diversi anni a venire.
In queste condizioni, il tema ucraino non passa nemmeno in secondo piano, per le enormi risorse destinate all’Ucraina dove non è garantito il buon utilizzo per causa del grande livello di corruzione di quello stato.
Quindi rimangono i restanti otto mesi di quest’anno. A questo proposito, c’è un’analoga campagna isterica nella stampa occidentale e nello spazio informativo sull’imminente “contro offensiva” delle forze ucraine. Tutti si chiedono se questa ci sarà e se avrà successo.
Allo stesso tempo, è ovvio che la parte ucraina non è pronta militarmente per questo compito, come rilevato dallo stesso capo di Stato Maggiore del Pentagono. Inoltre, chi attaccherà, molto probabilmente, non sarà solo nel ruolo della parte più debole, ma le forze ucraine saranno destinate anche a subire le perdite più pesanti.

La parte russa sta rafforzandosi e la difesa è la soluzione più vantaggiosa per essa in questa situazione. A questo proposito, trovandosi tra due fuochi, a Kiev sale l’isterismo e gli stessi finanziatori occidentali sono infastiditi, quindi non sono più trattenuti da certe restrizioni e stanno cercando di provocare la parte russa e sospingere all’attacco quella ucraina. Quindi, vediamo che circola un nervosismo abbastanza serio e si può prevedere persino una situazione di caos dalla parte ucraina.
Dalla parte russa, tutti coloro che appoggiano l’operazione speciale si trovano sotto attacco e cresce il rischio di azioni terroristiche anche sul territorio russo. Per la causa della liberazione del Donbass, questo è il prezzo da pagare per raggiungere la pacificazione ed assicurare gli interessi nazionali per molti anni a venire.