8 MARZO – AUGURI DONNE !

AUGURI DONNE
La donna è una Rivoluzione, e nella giornata dedicata alla donna, racconto una giornata di Rivoluzione .

8 MARZO 1963

CRONACA DI UNA RIVOLUZIONE SIRIANA.

Ore 8.40 del mattino, la Radio Televisione Siriana annunciava alla Nazione la fine dei combattimenti, che duravano dal giorno prima, a seguito di un colpo di Stato, che poneva fine ad un governo debole ed incapace di governare lo Stato Siriano.

A condurre il colpo di Stato fu un Comitato Militare, composto da cinque giovani Ufficiali, da tempo congedati dal deposto governo.

La composizione del Comitato Militare era variegata nonostante fossero tutti Ba’athiti.

Alla sua guida c’era il Tenente Colonnello Muhammad Omran, liberale e un po’ filo statunitense, figlio di proprietari terrieri ed era biondo con gli occhi azzurri.

il Maggiore Salah Jedid, stalinista e filo sovietico, era anche lui figlio di un proprietario terriero. Era un uomo molto elegante e pareva a tutti gli effetti un ufficiale prussiano, un uomo taciturno e silenzioso, il più popolare fra i cinque, ma senza mai apparire. L’uomo più potente in Siria da dietro le quinte fino al 1970.

Il Maggiore Ahmad Al Mir, ultra disciplinato, giovane soldato obbediente e molto devoto all’Esercito.

Il Capitano Abd Al Karim El Jindi, il Robespierre siriano, un uomo molto passionale, molto suscettibile e vendicativo, capace di grande brutalità e atrocità, autore della prima repressione del fanatismo religioso ad Hama.

Il Capitano dell’Aeronautica Hafez Al Assad, Il più cauto e guardingo, nonché il più pragmatico di tutti, oltre ad essere il più giovane. Aveva all’epoca 31 anni ed era lontano dai riflettori, e l’unico che proveniva da una famiglia contadina ma rispettata.
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Il 7 Marzo del 1963, questi uomini guidarono il golpe, aiutati da altri tre Ufficiali, due nasseriani ed un indipendente.

Ragazze siriane in combattimento

Il Comitato Militare era forte dell’appoggio del Presidente dei Servizi Segreti dell’Esercito, il Tenente Colonnello Muhammad As Soufi, Comandante della Divisione Militare di Homs.

Dopo che il più giovane di tutti, l’Aviere Hafez Al Assad, ebbe conquistato, senza colpo ferire, la base aeronautica di Al Dmir, la più grande e la più temuta del Comitato, fu annunciato, tramite il Portavoce della Rivoluzione, il Dottor Saber Falhout, conosciuto come il Poeta della Rivoluzione, ciò che da allora è conosciuta come la Rivoluzione dell’8 Marzo 1963.

Il primo provvedimento del Governo Rivoluzionario fu il ritorno degli ufficiali golpisti nell’esercito, ed il secondo fu la confisca di tutte le proprietà terriere di vassalli, valvassori e valvassini siriani, che regnavano in Siria da oltre 500 anni.

Venne così posto fine al feudalesimo ereditato degli ottomani e dei francesi in Siria.

Sette anni più tardi, il Generale Hafez Al Assad divenne Presidente della Repubblica Araba Siriana, a seguito di un golpe bianco, che destituì tutti i membri del Comitato Militare, imprigionando i catturati, e costringendo alla fuga il Tenente Colonnello Mohammad Omran.

Hafez Al Assad completò la restituzione della terra ai contadini, ed istituì il Ministero della Riforma e della Bonifica Agricola attraverso il movimento correttore, meglio conosciuto in Siria come il Movimento del 17 novembre del 1971.

Buon 8 Marzo a tutti i contadini siriani, buon 8 Marzo ai figli dei contadini siriani, i quali in questo momento stanno combattendo, difendendo con l’anima e il sangue la nostra appartenenza alla Siria Laica e Socialista.

Il mio augurio va anche a tutte le donne, le quali costituiscono la metà della società, ma generano, allevano ed educano la società intera.

Ovviamente senza utero in affitto.

Auguri particolari alle donne siriane che sono madri, sorelle e compagne dei nostri valorosi Soldati, con l’auspicio che i nostri ragazzi possano tornare a casa sani e salvi al più presto.

E alle madri dei nostri martiri, bacio la mano ed inchino il capo, e dico che mi vergogno di fronte alle loro lacrime.

Ouday Ramadan

Quello che gli altri non dicono

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