Inserito alle 21:28h in
Dominio finanziario da Redazione di Alessandro Montanari
Con la pigrizia intellettuale che la contraddistingue, la stampa italiana pare essersi rassegnata ad un compito di mera registrazione degli umori dei mercati, eccitadonsi per ciò che li eccita e preoccupandosi per ciò che li preoccupa. Credo che questa strana empatia abbia due disastrose conseguenze nella diffusa difficoltà a cogliere malizie, conflitti d'interesse e finalità recondite della speculazione finanziaria e nella desolante attitudine a bollare come complottista chiunque esca dalla fredda cronaca per azzardare interpretazioni un po' meno idealistiche della realtà.
D'altro canto
oggi i poteri finanziari riescono ad abbattere e condizionare i governi e sarebbe ora che noi giornalisti ci dividessimo apertamente, davanti all'opinione pubblica, tra chi giudica normale e legittimo che ciò possa accadere e chi, come il sottoscritto, lo considera invece un attentato alla sovranità popolare.