Inserito alle 15:39h in
sociologia da Redazione di Enrica Perucchietti
In una conferenza tenutasi a Madrid nel 2005, il filosofo Jean Baudrillard notava come tutto debba essere visto e visibile e ciò che questo meccanismo comporta: «È qui, nel momento in cui tutto è mostrato, che ci si rende conto che non c’è più nulla da vedere», in cui la violenza dell’immagine «consiste nel far sparire il Reale». Si tratta secondo Baudrillard dello “spettacolo della banalità” in cui è l’uomo stesso che si fa immagine esponendo la propria vita quotidiana alla lente del pubblico e divenendo pertanto a “una dimensione”.
Il Reale si converte in immagine e questo processo porta alla sua scomparsa in quanto «Facendo apparire la realtà, anche la più violenta, all’immaginazione, essa ne dissolve la sostanza reale». Il mondo reale, cioè, «si converte in una funzione inutile, un insieme di forme ed eventi fantasma».