di Luciano Lago
Per molto tempo l'apparato dei media occidentali ha cercato di coprire, di minimizzare e di non far trapelare all'esterno le caratteristiche intolleranti. oscurantiste e fanatiche del regime saudita, nascondendo al grande pubblico le atrocità quotidiane commesse da questo regime ed occultandone i legami con la diffusione del terrorismo jihadista. Per un così importante alleato degli USA e della Gran Bretagna, era meglio non interferire nei suoi "affari interni". Era preferibile dirigere le campagne per il rispetto dei "diritti umani " verso gli stati ostili agli interessi degli USA e dell'Occidente: la Siria, la Libia di Gheddafi, l'Iran degli Ayatollah, la Corea del Nord e la Russia di Putin.
Soltanto in quei paesi, secondo l'orchestra dei media occidentali, albergavano i "tiranni", i "cattivi dittatori", i regimi intolleranti e violatori dei diritti umani, dei gay e delle coppie omosessuali, irrispettosi anche della libertà di investimento per il cartello delle grandi multinazionali anglo USA che non potevano liberamente installarsi in quei paesi.