2014, un anno di lacrime e sangue

di Gilles Munier

Secondo l’Iraq Body Count, 17049 civili iracheni sono stati uccisi nel 2014, quasi il doppio del numero di vittime registrate nel 2013… che era già il doppio del 2012.
Nel 2 014, 734 civili sono stati uccisi a Kirkuk, in scontri fra Turkmeni, Curdi e Arabi; fra questi si contano 500 persone che qui si erano rifugiate.
I bombardamenti aerei della coalizione americana e dell’esercito governativo hanno ucciso almeno 1 748 civili iracheni.

Novembre e dicembre in cifre

Il 30 dicembre 2014, 2 Paesi, Stati Uniti e Australia, hanno votato contro la risoluzione presentata dalla Giordania al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per chiedere la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi entro il il 2017. I due “no”, insieme alle astensioni del Regno Unito, della Corea del Sud, del Ruanda, della Lituania e della Nigeria, hanno bloccato la risoluzione che aveva bisogno di nove “sì” per passare. Gli otto Paesi che hanno votato a favore sono stati la Russia, la Cina, la Francia, l’Argentina, il Ciad, il Cile, la Giordania e il Lussemburgo.

Secondo un sondaggio pubblicato all’inizio di dicembre dal professor Telhami Shilbey dell’Università del Maryland, l’82% dei democratici e l’81% degli Indipendenti ritiene che gli Stati Uniti dovrebbero astenersi dal sostenere qualunque risoluzione sul riconoscimento di uno Stato palestinese, rispetto al 52% dei Repubblicani che sarebbero favorevoli a una risoluzione in tal senso.

La stessa indagine riporta che il 38% degli americani cristiani evangelici credono che sia loro “dovere religioso o etnico sostenere Israele”, mentre solo il 24% degli ebrei americani risponde in modo affermativo. Il sondaggio rileva inoltre che gli Evangelici, più che gli stessi Ebrei, considerano preminente il carattere ebraico di Israele rispetto al suo carattere democratico.

300 residenti dell’unico insediamento ebraico in Cisgiordania, Amona, devono demolire i loro alloggi entro i prossimi due anni, a seguito della decisione della Corte Suprema israeliana sulla illegittimità di tale colonia. Dal 2008, i palestinesi hanno combattuto per riconquistare la terra che era stata monopolizzata nel 1995 senza il permesso esplicito del governo israeliano.

5771 palestinesi sono stati feriti dalle forze dell’ordine israeliane in Cisgiordania nel 2014, secondo un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) contro 3.736 nel 2013. 49 altri residenti della Cisgiordania sono stati uccisi il 22 dicembre 2013.
Secondo l’ONU, poco più del 2% degli aiuti promessi a Gaza è stato versato dai Paesi che avevano promesso di ricostruire. A meno di ricevere altri fondi, nel mese di gennaio, le Nazioni Unite saranno a corto di finanziamenti.

Secondo i dati raccolti dal Wall Street Journal, 1.400 raid aerei sono stati lanciati contro la Siria e l’Iraq dalla coalizione statunitense nel 2014: il 31% ha colpito Kobane, una piccola cittadina siriana vicino al confine con la Turchia.
1 pilota giordano è stato il primo pilota della coalizione statunitense catturato dallo Stato Islamico, dopo che il suo velivolo si è schiantato il 24 dicembre nella Siria orientale controllata dalle forze dell’IS.

Secondo un rapporto pubblicato a dicembre dall’Istituto per la formazione e la ricerca dell’ONU (UNITR), 213 siti del patrimonio culturale siriano – fra cui siti antichi e moschee storiche – sono stati danneggiati o distrutti dall’inizio della guerra civile nel 2011, altri 77 hanno subito danni.

Bimbi in lacrime

Secondo il Governo italiano, 167462 migranti siriani, eritrei e palestinesi, in fuga dalla violenza e dalla guerra, sono arrivati in Italia nel 2014.
Secondo l’ Osservatorio siriano dei Diritti umani con sede nel Regno Unito, 1878 persone sono state giustiziate in Siria dalle forze dello Stato Islamico nel corso degli ultimi sei mesi del 2014. Oltre 200 000 persone sono morte dal 2011.

Più di 1100 persone sono rimaste uccise a causa della violenza, a novembre e a dicembre in Irak secondo l’Iraq Body Count, che stima a 17 049 il numero dei morti nel 2014.
Solo 528 pagine sono state rese pubbliche, il 6 dicembre 2014, sulle 6 000 pagine che compongono la relazione della Commissione Intelligence del Senato sulla tortura praticata dalla CIA. Il rapporto mette l’accento sull’uso illegale della tortura, in particolare del waterboarding e della reidratazione rettale sui sospetti di terrorismo, e conclude che tali metodi non sono stati affatto efficaci per ottenere informazioni.

10800 soldati americani resteranno sul suolo afghano come consulenti militari e per gestire campagne antiterrorismo, mentre il presidente Obama, il 28 dicembre, aveva annunciato che la guerra in Afghanistan era finita.

83 gruppi, fra cui il Consiglio delle relazioni americano-islamiche e la Muslim American Society sono state dichiarate « organizzazioni terroristiche » dagli Emirati Arabi Uniti a causa, secondo le autorità, dei loro legami con i Fratelli Musulmani, che Abu Dhabi classifica fra le organizzazioni terroriste. Il Dipartimento di Stato ha chiesto agli Emirati di rivedere la loro posizione rispetto ai due gruppi pacifici.
A novembre, 3 attacchi di droni statunitensi contro presunti militanti, due in Pakistan e uno nello Yemen, hanno ucciso, secondo New America Foundation, tra 22 e 32 persone.
Altri 4 attacchi di droni sono avvenuti a dicembre sempre in Pakistan (3) e nello Yemen, uccidendo circa 25 persone. Nel 2014, gli Stati Uniti hanno condotto 22 attacchi al Pakistan e 19 allo Yemen, facendo 127 vittime. Gli Stati Uniti hanno fatto lo stesso in Afghanistan, ma poche informazioni filtrano da questo Paese sul programma dei droni.

(Traduzione di Marcella Guidoni)
Fonte: December and 2014 in Numbers (Washington Report – estratto)

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